Proposte per l’incontro, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il rinnovo dell’AIA della centrale di Cerano

franco magno

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del prof. Francesco Magno in merito al rinnovo dell’Aia della centrale di Cerano.

Leggo dai Media di una vivace conferenza dei capigruppo svoltasi per trattare due temi fondamentali per la vivibilità della città, quali: l’AIA della centrale Enel Produzione di Cerano e quello relativo ai “rifiuti”; tralasciando questo ultimo, che merita un’approfondita disamina, per la quale il “danno”, sia in termini di salute che di imposte dovute è totalmente a carico dei Cittadini, un passaggio ritengo sia necessario sulla prossima riunione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri circa l’AIA dell’Enel.
Il parere negativo espresso dalla Sindaca in merito al riesame l’autorizzazione AIA di Enel Produ-zione, ha reale fondamento proprio in virtù della normativa regionale connessa ai procedimenti VIA ed AIA degli stabilimenti industriali la cui competenza è statale (Ministero dell’Ambiente); ciò in particolare, proprio nella Valutazione del Danno Sanitario che tali stabilimenti producono a causa della loro pesante “impronta ecologica”.
Il riferimento fatto dalla Sindaca, nel proprio parere e che ha comportato, a detta degli estensori, lunghe notti di studio, sarebbe stato molto più efficace se avesse riportato anche un diretto coinvolgimento della Regione Puglia in merito proprio al “Danno sanitario”; infatti la LR 21/2012 relativa a: “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”, all’art. 6 comma 9 riporta, testualmente: “Nell’ambito delle procedure di VIA e di AIA di competenza statale, il rapporto VDS costituisce elemento essenziale per la formulazione dei pareri di competenza regionale.”
Ed allora, in considerazione del fatto:
– Che il Rapporto di Valutazione del Danno Sanitario fatto da ARPA nel 2015 per l’area di Brindisi evidenzia serie criticità connesse alla presenza della centrale di Cerano con evidenti e razionali incrementi della “morbilità” cittadina;
– Che l’AIA di Cerano è un procedimento di competenza statale;
– Che il rapporto di Valutazione del Danno Sanitario (VDS) è essenziale per la formu-lazione del parere da parte della Regione.
Per quale motivo, mi chiedo, il parere favorevole, espresso dalla Regione, se pur con adeguate prescrizioni, non ha fatto cenno al rapporto di Valutazione del Danno Sanitario?
E’ vero che alcuni termini della lingua italiana si prestano ad un’infinità di “sinonimi” ma, ritengo che “essenziale”, in questo caso, sta per “indispensabile”!
Quindi, a mio avviso, nessun rinnovo di AIA per Cerano si può rilasciare se la Regione non espri-me un chiaro ed esaustivo parere sulla Valutazione del Danno Sanitario, che induce la centrale!
Inoltre, proprio in virtù del fatto che il tavolo di confronto è della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non vi è altro luogo per richiedere, con la giusta fermezza, l’apertura di un tavolo di studio e di confronto sulla “Dichiarazione di Area a Rischio Ambientale” che, come a quasi tutti sfugge, ha bisogno di essere “rinnovata” dalla Regione, ogni 5 anni; cosa che non avviene dal 1995 pur continuando questa a legiferare in virtù di una “dichiarazione” proposta nel 1990.
In definitiva, per la Sindaca si aprono due opportunità: la prima è la richiesta di sospensione della procedura di AIA in mancanza dello “essenziale” parere sul rapporto della Valutazione del Danno Sanitario da parte della Regione Puglia e, la seconda, sull’apertura di un “tavolo tecnico” regionale/comunale in merito alla riproposizione della “Dichiarazione” di “Area ad elevato rischio di crisi ambientale” per Brindisi…… come del resto in essere per Taranto.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO