“POLITICALLY SCORRECT” – BASTA AGGRESSIONI AGLI OPERATORI SANITARI! – di Gabriele D’Amelj Melodia

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Il nostro non è soltanto il Paese dove il sì suona. Qui da noi suonano anche il “Ma”, il “Faremo” e il “Vedremo”. Quando scoppia uno “scandalo” relativo alla barbarie delle violenze di Stato contro i detenuti, autorità, osservatori, operatori carcerari, garanti, medici, cappellani, si trasformano tutti in Checchi Zaloni e cascano dalle nubi. Ipocrisia totale e disgustosa! Un altro settore fortemente in crisi e soggetto a inaccettabili violenze è quello ospedaliero. I casi di aggressione a personale medico, infermieristico e ausiliario dei Pronto Soccorso, dei 118, delle Guardie Mediche e di altri Centri e Presidii sanitari ha raggiunto livelli patologici che connotano il fenomeno come azioni criminali di assoluta gravità. E che fanno coloro che avrebbero già dovuto stroncare sul nascere  tale aberrazione? Fanno comunicati, documenti, promesse, assicurano solidarietà, e… tutto resta come prima. Signora Giorgia, Signor Ministro della Sanità, degli Interni, Senatori e Deputati, Prefetti e Questori, Sindacati, datevi una mossa, non è più il tempo delle chiacchiere! Prendete subito provvedimenti urgenti ispirati a pragmatismo e buon senso. Ci sono delle circostanze in cui non si può più stoccare di fioretto in punto di diritto. Se le Forze dell’Ordine e quelle Private sono insufficienti alla tutela di questo martoriato personale, che si adottino provvedimenti di natura diversa. Turatevi il naso e procedete. Che tutti i dipendenti della Sanità siano dotati di bombolette spray del tipo legalmente consentito. E che, per qualche operatore pericolosamente esposto, magari in zone più a rischio, sia consentito anche l’uso del Taser, o dissuasore elettrico, previo conseguimento di regolare porto d’armi, come previsto dalla normativa vigente. Infine calate anche un buon carico: inasprimento delle pene per i responsabili di questi intollerabili reati contro quelli che sono, nello svolgimento delle loro funzioni, a tutti gli effetti, pubblici ufficiali. Rispetto, rispetto, rispetto. Basta con le parole, vogliamo i fatti.

                                                                                      Gabriele D’Amelj Melodia

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