Pioggia di milioni su Brindisi (e Tari destinata a diventare tra le più basse d’Italia): arrivano 4,6 mln per Autigno e 2 mln per migliorare la differenziata

porto panoramica

BRINDISI – Il miracolo brindisino prosegue: dopo la notizia del raggiungimento del 55% di raccolta differenziata e della imminente gara decennale Aro che permetterà una gestione del servizio di raccolta dei rifiuti all’altezza della situazione (come già sta avvenendo in questi mesi con Ecotecnica), arrivano notizie importanti anche sul fronte dell’impiantistica, nello specifico, rispetto alla discarica di Autigno. Dalla Regione, infatti, è giunta l’ufficialità del finanziamento pari a 4.610.000 euro per la bonifica della discarica, operazione che permetterebbe la ricezione dell’attestazione di avvenuta bonifica propedeutica al dissequestro. Gli interventi saranno suddivisi in due fasi: la prima, già in fase di progettazione esecutiva e per la quale sono stati ottenuti 2.640.000 euro, comporterà interventi di “capping” sui lotti 4 e 5; la seconda, ancora in fase di progettazione preliminare – e che quindi richiederà tempi più lunghi -, prevederà la depurazione delle acque sotterranee grazie ad un finanziamento di 1.970.000 euro.

Contestualmente, il Comune continua a lavorare per il miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti: a tal proposito, dopo la notizia del finanziamento regionale da 950.000 euro per l’installazione di 8 isole ecologiche itineranti (con annessa previsione di un bonus proporzionale alla quantità di differenziata conferita), di un centro del riuso (al quartiere Perrino) e dei contenitori per grandi utenze, il Comune quasi certamente si assicurerà un altro finanziamento regionale da 900.000 euro per l’istituzione di 3 centri di raccolta comunali, che andranno ad aggiungersi ai 2 già esistenti (di cui uno di proprietà di Ecotecnica).

Tutto ciò, si inserisce in un quadro generale che vede la Regione prossima all’approvazione di una legge con la quale statuirà il ribaltamento del 20% degli introiti dell’ecotassa in favore dei Comuni che ospitano o ospiteranno inceneritori o discariche, ed il ribaltamento del 50% degli introiti in favore dei Comuni con elevate percentuali di differenziata (entrambi criteri sui quali Brindisi potrà dire la propria). Inoltre, per i Comuni che hanno chiuso l’anno con percentuali di differenziata tra il 40% ed il 55%, basterà un incremento del 5% di differenziata rispetto agli ultimi mesi dell’anno precedente per pagare l’aliquota minima di ecotassa. Ma il Comune di Brindisi, fino ad allora, spera di aver raggiunto già la soglia del 65%, al di sotto della quale il nuovo ddl regionale prevede il pagamento di un 20% di addizionale di tassa rispetto a quanto già previsto fino ad ora.

Insomma, dopo anni di buio pesto durante i quali i cittadini hanno dovuto subire vere e proprie vessazioni (soprattutto economiche, ma anche morali), finalmente si può guardare al futuro con maggiore ottimismo, con la speranza di ritrovarsi tra qualche tempo una città più pulita e le tasche più piene, divenendo – perché no? – i cittadini che pagano una delle Tari più basse d’Italia.

Andrea Pezzuto

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1 COMMENTO

  1. Ci crederò solo quando lo vedrò. Intanto questo risultato è stato ottenuto dal Commissario e non dal solito governo di città con sindaco poi destinato al residence di via Appia o prigioniero delle coalizioni multicasacche (multi per i cambi in corso d’opera) . Vediamo che succede in futuro. Non dimentichiamo che altrettanto sarebbe stato possibile con il vecchio gestore. Solo che……leggi quanto scritto prima……..

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