SAN VITO DEI NORMANNI – Si terrà oggi, giovedì 26 aprile, alle ore 19, nel salone della Biblioteca Comunale Giovanni XXIII del Comune di San Vito dei Normanni, sita in Via Mazzini 3, la presentazione dell’ultimo lavoro, in ordine di tempo, del pianista sanvitese Dario D’Ignazio.
“Piano Works”, questo il titolo dell’incisione, nel quale il Maestro D’Ignazio ripercorre alcune delle più importanti produzioni musicali per pianoforte del compositore ungherese Ernst Von Dohnanyi(Bratislava, 27 luglio 1877 – New York, 9 febbraio 1960), è stato pubblicato in Giappone lo scorso 19 dicembre ed in Italia il 19 marzo dall’etichetta Da Vinci Classics, prodotto da Edmondo Filippini e registrato presso il salone del Conservatorio di Lecce.
L’accoglienza tributata al disco già dalla prima uscita in Giappone è stata entusiastica, così come l’interesse raccolto in Italia, dove è stato già recensito con le cinque stelle (il massimo riconoscimento) da diverse riviste nazionali: del compositore ungherese il Maestro D’Ignazio reinterpreta tre composizioni, “VierKlavierstücke op. 2”, “VierRhapsodien op. 11” e “RuraliaHungarica op. 32°”, che coprono quasi trent’anni della produzione. Un lavoro intenso, di circa 80 minuti, che esaltano le peculiarità del compositore attraverso le qualità tecniche ed artistiche dell’esecutore.
Nella serata del 26 aprile Dario D’ignazio interloquirà con Luca De Netto e con il prof. Ernesto Marinò, che lo accompagneranno nello svelamento del suo lavoro e delle sue sfaccettature.
Dario D’Ignazio ha iniziato a suonare il pianoforte a quattro anni, spinto dalla stessa passione della madre allora musicista dilettante. Passione che lo ha poi condotto al diploma presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma sotto la guida del pianista di fama internazionale Roberto Cappello. Successivamente si è perfezionato con il M° uruguayano Alfredo Speranza e ha approfondito lo studio della direzione d’orchestra con il M° Giovanni Pelliccia. Nel 2001 vince il Festival Internazionale di Musica “Allegro Vivo” di Horn in Austria, prestigioso riconoscimento che da ben vent’anni non veniva assegnato ad un italiano. Nello stesso Festival si aggiudica il premio della critica radiotelevisiva.