Petizione popolare per la Sanità brindisina, Macchia: «Denunceremo alle autorità competenti chi lancia messaggi fuorvianti»

La Camera del lavoro di Brindisi, in uno con la Funzione Pubblica e lo Spi Cgil denunceranno alle attività competenti chiunque lancia messaggi fuorvianti e falsi che possano far equivocare la petizione popolare lanciata dalla Cgil nel corso della grande manifestazione dell’11 luglio scorso – nei pressi dell’ospedale Perrino – per rivendicare il diritto alla salute dal titolo «Sanità è allarme rosso».

La petizione popolare sta riscuotendo un successo strepitoso, basti pensare che nel solo pomeriggio dell’11 luglio è stata sottoscritta da oltre 1500 persone e che nel corso di pochissimi giorni – attraverso la diffusione sui canali social, WhatsApp e altre piattaforme – sta raccogliendo migliaia di adesioni. Segno evidente della bontà dell’iniziativa volta alla difesa del diritto alla salute di tutti i brindisini e della preoccupazione dei cittadini-utenti difronte al disastro sanitario in corso. L’iniziativa punta al coinvolgimento di tutta la popolazione in una battaglia a difesa degli ospedali del territorio e del Sistema sanitario nazionale in tutto il Brindisino, diritto che deve essere universalmente riconosciuto a tutti così come sancito dall’art. 32 della Costituzione, cercando di sensibilizzare la Regione Puglia a rivedere l’ultimo scandaloso Piano di riordino ospedaliero, lanciato nei giorni scorsi, che non tiene nemmeno conto del principio di equità territoriale tra tutte le province pugliesi assegnando un risibile numero di soli 30 posti letto a fronte degli oltre 900 posti richiesti dal ministero per tutta la Puglia per riequilibrare i Livelli essenziali di assistenza.

E’ opportuno evidenziare altresì che l’unico fine per cui è nata la petizione popolare e la conseguente campagna di raccolta firme sottende alla seguente unica richiesta: «Un piano straordinario per l’Asl di Brindisi, con investimenti appropriati, con lo sblocco immediato delle assunzioni e una riorganizzazione urgente della rete ospedaliera e distrettuale secondo un principio di equità territoriale». Qualsiasi altra richiesta o allarme è destituito da ogni fondamento.

La Camera del lavoro, la Fp e lo Spi Cgil precisano inoltre che non hanno mai diffuso messaggi del tenore: «La Regione vuole accorpare la Asl di Brindisi al Fazzi di Lecce che diventerebbe policlinico, l’ospedale di Francavilla a quello di Taranto e l’ospedale di Ostuni a quello di Monopoli. Noi non avremo più una Asl». Messaggi o allarmi del genere sono falsi e fuorvianti e non appartengono a questa Organizzazione sindacale.

Per questo motivo diffidiamo chiunque inoltri messaggi falsi o tendenziosi di questa natura e ci riserviamo di denunciare alle autorità competenti queste speculazioni gratuite di cui il territorio non ha bisogno e farebbe volentieri a meno.

La battaglia per il diritto alla Salute nel Brindisino è una cosa seria la Camera del lavoro insieme con le sue categorie è impegnata a lottare per un diritto che deve essere garantito anche ai cittadini di questa provincia, buontemponi o perditempo compresi. E’ una battaglia di alto profilo che non può essere mistificata o travisata in questo modo. Ribadiamo quindi che contro questi messaggi fuorvianti – che ledono anche l’immagine della stessa Camera del lavoro di Brindisi – non accetteremo scherzi o giochetti di infima lega e siamo pronti a mettere in azione i nostri uffici legali.

Infine rilanciamo l’invito ai brindisini a continuare ad aderire numerosi alla petizione o recandosi al presidio permanente presente ogni giorno nei pressi dell’Ospedale Perrino di Brindisi oppure collegandosi al seguente indirizzo telematico https://chng.it/SXvQCN9h.

                            Antonio Macchia

                            Segretario Generale

                            Cgil Brindisi

 

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