BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Partito Democratico circa la rigenerazione urbana, per un città migliore.

Un modello virtuoso e virale. Sabato scorso le Invasioni digitali, progetto che diffonde la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, hanno conquistato la Chiesa della Madonna del Giardino di Tuturano, simbolo identitario della comunità tuturanese alle porte di Brindisi. 

L’appuntamento si è inserito nei lavori del programma integrato di rigenerazione di Tuturano, un incontro poco casuale che ha coinvolto gli abitanti della frazione in un pomeriggio diverso da tanti altri, pensato e vissuto all’insegna della consapevolezza dei proprio luoghi e della propria storia.

Riteniamo che l’approccio della rigenerazione sia la strada giusta per fare uscire dal disagio alcuni pezzi della città, ricucirli nel sistema urbano e offrire argomenti vitali al senso comune. E così, il pomeriggio di Tuturano ha mobilitato famiglie, bambini, insegnanti, comuni cittadini in un’azione che ha visto protagonista il luogo, la sua memoria, l’iconografia che diventa narrazione, i giochi dei più piccoli che per un giorno hanno animato e ricolorato le pietre e le loro figure artistiche.

La rigenerazione urbana, delle periferie in particolare, è un modello che occorre seguire stabilmente, perché è un modo per valorizzare le straordinarie identità della città, per mescolare paesaggio e storia dentro un’esperienza che rigenera e ispira nuove idee, che riconnette la periferia al centro. 

Il progetto è finanziato dal programma operativo convergenza della Regione Puglia e si basa sull’idea di città che vive se stessa reinventandosi, cogliendo sfumature che in genere sfuggono al cittadino distratto e frettoloso. 

Il Partito Democratico di Brindisi ha una chiara idea di sviluppo di questo territorio e in riferimento alla rigenerazione urbana sono state diverse le proposte portate all’attenzione dell’amministrazione comunale. 

Il nuovo ciclo di programmazione comunitaria, nazionale e regionale, d’altronde, consentono e consentiranno nel prossimo futuro, mediante lo stanziamento di importanti risorse, la possibilità di ripensare le città medie con grande attenzione alla sostenibilità e soprattutto alla partecipazione attiva.

Si diventa città senza per forza consumare altro suolo agricolo, per questo auguriamo al progetto brindisino e ai suoi interpreti di lavorare per una città più bella, consapevole e capace di educare alla responsabilità“.

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