“NON E’ IL TEMPO DELLA PAURA, È IL TEMPO DI PRESIDIARE LA SOCIALITÀ’” – di Angelo Camassa

Il 9 novembre 2022 a Francavilla sono avvenuti due fatti che identificano la capacita e la fragilità della comunità Francavillese.

In mattinata un Team di lavoro Francavillese ha presentato per una nota trasmissione nazionale, il prototipo di colonnina che integra uno strumento fotografico che, posto sui divieti di sosta per disabili, rileva la targa delle auto che si fermano in questi stalli e puo trasmette l’immagine ad una sala di controllo delle Forze dell’ordine che cosi potranno verificare se il veicolo è autorizzato, in caso contrario procedere alla sanzione tramite constatazione con mezzo elettronico. Questo è il frutto dell’ingegno di alcuni Francavillesi, Mimmo Di Maria, Giuseppe Mingolla, e Mirko Rescio, che al di la dell’aspetto repressivo, hanno anche il pregio di voler far crescere la sensibilità e il rispetto verso quei Concittadini che per la loro condizione di mobilità ridotta hanno la necessità di utilizzare l’auto per muoversi in città, quindi di alleviare loro l’annoso problema di trovare un parcheggio, peraltro a loro destinato, cosa che affligge la nostra città.

In serata la notizia di un terrificante omicidio perpetrato con un movente e delle modalità da accertare ma certamente dai connotati criminali. Un giovane di 19 anni incensurato, Paolo Stasi, è stato ammazzato con due colpi di pistola sul portone d’ingresso di casa sua, a brucia pelo e ad un ora in cui si sta per chiudere la giornata di lavoro e si pensa a come trascorre piacevolmente la serata prima del giusto riposo. Basta pensare a queste circostanze per incutere preoccupazioni e timore, sopratutto nel pensare che in mezzo a Noi, in questo preciso momento, si aggira qualcuno che ha la spietatezza di fare qualcosa del genere.

E’ aberrante se consideriamo anche che in passato ci sono già stati altri omicidi efferati e che non hanno avuto un colpevole. Pensiamo ad esempio al giovane Francesco Ligorio di cui proprio domani 11 novembre ricorre il 12 anniversario, che fu barbaramente trucidato da vittima innocente di mafia cosi come è stato riconosciuto nel 2020. Anche recentemente negli ultimi mesi sempre a Francavilla ci sono molte notizie di cronaca, e tante altre non assorte alla cronaca, che hanno riguardato atti di violenza, di intolleranza, di illegalità, di prepotenza e sopraffazione. In sostanza di criminalità, intesa come un’azione che prevede la violazione di una regola universale che è quella di rispettare gli altri esseri viventi e la natura che li circonda.

Su questo ultimo aspetto siamo tutti chiamati direttamente a testimoniare il nostro non essere criminali. Poiché ad esempio abbandonare un rifiuto può essere meno grave di un omicidio efferato ma è e alimenta la cultura criminale che costituisce l’humus con cui cresce la possibilità che si possano compiere azioni di estrema violenza ed efferatezza come è un’omicidio.

Per questo non è il tempo della paura ma è il tempo in cui chi ha voglia di rendere il mondo un posto migliore rispetto a quello che è, faccia la sua parte, occupi e si preoccupi di presidiare i luoghi di decisione politica e di azione sociale. Per questo l’ingegno cittadino (inteso come capacità di migliorare una condizione), come fatto ieri mattina, deve invadere la nostra Socialità.

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