Deposito di Gnl nel porto: massiccia partecipazione alla manifestazione contro l’impianto di Edison

Circa un migliaio di persone si sono riunite ieri di fronte alla sede dell’Autorità Portuale del mare Adriatico meridionale a Brindisi. L’evento, organizzato dalla Cgil e da diverse associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, Wwf, Italia Nostra e altre, ha visto la partecipazione attiva non solo di gruppi e partiti di orientamento centro-sinistra, ma anche di famiglie e cittadini comuni. La mobilitazione era rivolta a esprimere un netto rifiuto al progetto dell’impianto di Edison e a sollevare dubbi e preoccupazioni sulla sua fattibilità.

Alla base della manifestazione si trovano diverse ragioni di opposizione. Il progetto dell’impianto, che avrebbe ottenuto il via libera definitivo dal Ministero dell’Ambiente nell’agosto 2022, è stato oggetto di aspre critiche da parte di vari attori della comunità brindisina. Tra i presenti l’ex sindaco Riccardo Rossi e Roberto Fusco del Movimento 5 Stelle.

Una delle principali preoccupazioni riguarda l’impatto ambientale e la sicurezza. La collocazione proposta dell’impianto in prossimità della città ha sollevato timori legati alla possibilità di incidenti e agli effetti sulla salute pubblica. Alcuni partecipanti hanno sottolineato la pericolosità delle sostanze gassose coinvolte nel progetto e hanno messo in discussione le garanzie di sicurezza fornite dall’azienda.

Inoltre, c’è una chiara visione divergente sullo sviluppo del porto di Brindisi. L’ex sindaco Riccardo Rossi ha espresso la sua contrarietà al progetto sostenendo che non sia in linea con una visione più ampia e sostenibile per lo sviluppo del porto. La sua voce è stata tra le più ascoltate durante la manifestazione.

Un’altra area di dibattito riguarda l’occupazione. Sebbene alcuni sostengano che l’impatto occupazionale del progetto sia limitato, altri ritengono che esistano alternative di sviluppo che potrebbero generare opportunità di lavoro più stabili e sostenibili nel lungo periodo.

La manifestazione ha dimostrato una diversità di opinioni all’interno della comunità. Molti partecipanti si oppongono fermamente al progetto, ma le ragioni dietro questa opposizione variano. Alcuni si concentrano sugli impatti ambientali e sulla sicurezza, altri sottolineano l’importanza di una visione più ampia per lo sviluppo della regione e altri ancora pongono l’accento sull’occupazione.

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5 COMMENTI

  1. Rossi di nuovo Sindaco. Soltanto che due anni fa quando sosteneva quanto ha ripetuto ieri in piazza nessuno lo ha preso in considerazione. Spero prestissimo in un suo ritorno a Sindaco di Brindisi. Grazie

  2. le solite facce, sempre le solite carampane che decretano che Brindisi deve rispettare la sua antica tradizione di città di morti di fame. Auguri.

    • Di questo passo, con l’ennesimo impianto a rischio di incidente rilevante, non sarà una città di morti di fame ma sarà una città di morti.
      Auguri a te

  3. Con i no a tutto non si va da nessuna parte e l’ex sindaco ancora non ha capito che non è stato votato per questo, e comunque su brindisi report si parla di 500 manifestanti voi già avete raddoppiato.

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