Oggi la politica è irresponsabile, questa malattia rappresenta qualcosa di più ampio, essa è la sintesi di una irresponsabilità etica e sociale. Le falsità, le idiozie ai quali la gente crede come ad esempio che i vaccini siano pericolosi o che i musulmani in Italia siano milioni , sono state utilizzate dalla politica per il consenso. Il dramma di questa situazione è che moltissima gente ci crede indipendentemente dalla politica a dimostrazione che la cultura di una classe dirigente si modella ai sentire del popolo e della società, anzi ne è lo specchio.
Nessuno si sente più responsabile di nulla, cresce sempre di più una irresponsabilità sociale e politica che si veste di un abito intellettuale e discorsivo, che permette a chiunque di parlare a vanvera senza cognizione di causa , tutti si sentono autorizzati a dire la propria su qualunque cosa .
Sono tutti immersi nella società dell’istante, hanno sempre fretta, il tempo mediatico si divora tutto, vivono il presente come passato in quanto devono essere sbrigativi e bruciare tutto velocemente. La necessità di essere tempestivi implica riflessi pronti, battute pronte, soluzioni pronte ma soprattutto cretinate prontissime. Manca il tempo di pensare, di riflettere elementi indispensabili in ogni comparto della società , dalla politica alla famiglia.
Tutto questo genera irresponsabilità non solo delle parole e delle idee , ma anche nei comportamenti, le improvvise esplosioni di violenza nei giovani, le aggressioni feroci, la violenza sugli anziani, sulle donne, la perdita di umanità, sono lo specchio della deriva sociale di un paese, dove esiste una incapacità di pesare le idee e di misurare le differenze tra il mondo reale e quello fantastico, virtuale.
La disintegrazione della famiglia intesa come luogo di formazione, della scuola e la perdita del riconoscimento dell’autorità socialmente riconosciuta, a cui la gente dia fiducia e creda ha creato uno scollamento preoccupante nella società.
Bisogna avere la capacità e la forza di ricostruire una autorevolezza nelle istituzioni ed in tutti i nuclei portanti della società, alfine di poter trasmettere serietà , coerenza e correttezza nei comportamenti sociali e sulle idee di società, sul rispetto degli altri, sulla tollerabilità, sui valori della famiglia, della democrazia e della libertà.
La libertà non è dire cretinate dalla mattina alla sera, fare ciò che si vuole in ogni campo, la liberta è senso di responsabilità e rispetto degli altri, dei diversi è il riconoscimento dei ruoli, dell’autorità e della autorevolezza di rappresentare le istanze di tutti, nessuno escluso. Chi ama veramente la libertà sente il bisogno delle regole dello stare insieme, sente la necessità di riconoscersi in valori ed ideali comuni, non lavora per distruggere tutto e tutti e per frantumare le fondamenta della democrazia e della tollerabilità, illudendosi di non pagare mai i danni procurati e le ferite inferte, senza rendersi conto che questa società ed essi stessi lo stanno già facendo.
Claudio Niccoli- Idea per Brindisi