Solo pochi giorni fa è stato siglato un accordo quadro tra l’Università degli Studi di Bari e le due Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e del Mar Jonio avente ad oggetto l’eventuale affidamento, non esclusivo, all’Ateneo Barese di attività formative riservate al personale delle Autorità di Sistema Portuale per diverse materie. Un’opportunità per il territorio brindisino di poter intraprendere quel nuovo indirizzo di sviluppo culturale teso a rivalorizzare la naturale vocazione marittimo/turistica della città.

Si esprime in merito il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti che dichiara: “ho presentato una mozione indirizzata all’Assessore alla Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, ed all’Assessore allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, affinché si possano attivare per favorire un’interlocuzione presso il MIUR e al tempo stesso perché possano farsi portavoce nella Conferenza Stato-Regioni di una proposta di istituzione di un Polo Universitario della Nautica a Brindisi”.

La città di Brindisi, infatti, paradossalmente, ad oggi non ha un Ateneo autonomo essendo sede distaccata dell’Università del Salento dall’A.A. 1997-1998 e dell’Università degli Studi di Bari dall’A.A. 2000-2001.

“Vi è quindi la necessità sempre più incombente – commenta Bozzetti – di riprogettare in maniera autonoma il futuro del territorio ripartendo proprio dalla sua vocazione naturale da esprimersi attraverso la nascita di un polo universitario unico e autonomo. La città di Brindisi ha, da sempre, rivestito un ruolo importante dal punto di vista culturale e commerciale grazie alle peculiari e naturali caratteristiche del suo porto ed alla sua fortunata posizione che guarda verso Oriente. Inoltre in città è già presente l’Istituto Tecnico Nautico Carnaro e l’idea di una Università Nautica rappresenterebbe la naturale prosecuzione di un percorso di studi e formativo per i giovani. Tale iniziativa comporterebbe un modello di sviluppo che coinvolgerebbe non solo le sfere culturali e scientifiche, ma assicurerebbe un indotto socio-economico di grande rilevanza, oltre a fornire ai giovani una seria ragione per rimanere sul territorio anziché fuggire dal nostro Paese.”

“Per tutti questi motivi – prosegue il consigliere brindisino – abbiamo richiesto alla Giunta di attivare una interlocuzione presso il MIUR e di portare in sede di Conferenza Stato-Regioni la richiesta di istituzione di un nuovo Polo universitario incentrato sulla Nautica al fine di condividere idee, progetti e rilanciare il settore universitario brindisino prevedendo, altresì, la realizzazione di residenze, campus, biblioteche e attrezzature capaci di rendere possibile e favorire l’accesso allo studio e attrarre ricercatori e studenti dal resto d’Europa, anche attraverso il recupero di beni di rilevanza storico-culturale come quello del Castello Alfonsino, simbolo dell’identità cittadina, da troppo tempo abbandonato e che invece potrebbe finalmente ritrovare la sua giusta collocazione nel panorama culturale italiano se venisse sfruttato a scopo didattico/scientifico. Appare quindi necessario – conclude – avviare un confronto strutturato e di respiro nazionale incentrato sui temi del diritto del mare, della navigazione e del turismo nautico, nel pieno rispetto della naturale vocazione marittima e di un’idea di sviluppo differente della città di Brindisi.”

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