Movida: molestia o piacere, diverse prospettive sulla vita notturna

Confesercenti Brindisi condanna fermamente il gesto incivile di un cittadino che, indispettito dal vociare nella piazzetta, ha lanciato uova in direzione del personale di un locale del centro storico intento a svolgere il proprio lavoro e di alcuni avventori. Tali azioni non solo accendono gli animi, ma sono anche completamente mancanti di rispetto verso i diritti altrui e il diritto dell’esercente a svolgere la propria attività.

È importante ricordare che gli avventori sono nostri concittadini, cioè noi stessi, e non creature extraterrestri. Il titolare dell’esercizio e il suo personale offrono un pubblico servizio, per il quale vanno ringraziati e rispettati.

Confesercenti Brindisi ritiene che tali atti di aggressione e mancanza di civiltà vadano stroncati alla radice. Invitiamo tutti i cittadini a riflettere sulle conseguenze negative di tali comportamenti, che minano l’armonia sociale e danneggiano il tessuto economico locale.  Confesercenti Brindisi auspica che le autorità competenti intraprendano le azioni necessarie per identificare e perseguire il responsabile di questo gesto inaccettabile. Inoltre, ci auguriamo che la comunità brindisina si unisca nel condannare fermamente tali comportamenti e nel promuovere una cultura di rispetto reciproco all’interno dei nostri luoghi pubblici.

Riguardo alla regolamentazione della movida, condividiamo la proposta del signor Prefetto di Brindisi, che ha evidenziato l’opportunità di una programmazione condivisa tra tutti i comuni per la regolamentazione delle emissioni sonore e il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche in contenitori di vetro e lattine, al fine di evitare gli spostamenti degli avventori da un territorio all’altro.

Siamo fermamente convinti che si debba cercare di conciliare le esigenze e il diritto dei residenti, che devono riposare, e degli esercenti, che devono lavorare. Ci impegniamo a svolgere un ruolo di mediazione a sostegno della iniziativa del  Sindaco di Brindisi affinché si trovi un punto di equilibrio, evitando che nessuna delle parti esageri e riuscendo a contemperare le esigenze di tutti.

La soluzione che anche quest’anno chiediamo sia messa in campo consiste nel seguire le linee guida della Prefettura e nell’attuare, in tutti i comuni, una deroga di un’ora (stop alla musica dopo l’una di notte) nei centri storici e di due ore lungo la costa (sino alle 2).

La tutela dei diritti dei residenti e la promozione delle attività commerciali devono andare di pari passo. Crediamo fermamente che sia possibile conciliare le esigenze di entrambe le parti attraverso un dialogo aperto e una cooperazione costruttiva. Lavoreremo attivamente per favorire la comprensione reciproca e per trovare soluzioni equilibrate che rispettino i diritti di tutti i cittadini.

Confesercenti Brindisi si impegna a lavorare in collaborazione con le autorità locali, le associazioni di categoria e tutte le parti interessate per promuovere una cultura del rispetto reciproco e per sviluppare strategie condivise che favoriscano la convivenza pacifica tra i cittadini e il prosperare delle attività commerciali.

Confesercenti Brindisi

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4 COMMENTI

  1. Sono oltre 5 anni che i residenti del centro di Brindisi protestano e si battono contro emissioni sonore molto al di fuori dei limiti di legge, considerando che tali emissioni avvengono costantemente oltre la mezzanotte, spesso fino alle 2 o 3 di notte, impedendo il diritto al riposo e a svolgere la propria vita serenamente ai residenti, a questo si aggiungono gli schiamazzi degli avventori.
    Ovviamente il rispetto della quiete pubblica è in primis a carico degli stessi esercenti, circostanza che non avviene quasi mai e in secondo luogo delle forze dell’ordine. A prova di tutto ciò sono le centinaia di denunce e segnalazioni, tutte registrate, fatte dai residenti alle forze dell’ordine e alla magistratura. Abitare in centro a Brindisi non può e non deve essere una condanna.
    Non è più tollerabile per i cittadini che vivono in zone particolarmente colpite da movida molesta subire violazioni continue del loro diritto inalienabile alla salute sancito dalla nostra Costituzione, così come si evince dalle recenti sentenze della Cassazione. Non sta scritto da nessuna parte che i gestori dei locali debbano svolgere il loro lavoro sforando i limiti di legge quanto a orari e decibel consentiti, ma possono lavorare tranquillamente rispettando la legge, come tutti i cittadini. È necessario ripristinare il rispetto della legge, dei diritti irrinunciabili delle persone , impedire il degrado urbano e civile della nostra bella Brindisi.

  2. Il mio commento e’ in realta’ una domanda: non riesco a capire cosa intenda esattamente questo signore della Confesercenti quando dice che “si deve cercare di conciliare le esigenze dei cittadini che devono riposare e degli esercenti che devono lavorare”. In pratica, cosa propone di concreto? Sara’ che sono settimane che dormo appena 4 ore a notte ( dalle 3 del mattino in poi) e quindi ho difficolta’ a concentrarmi, sara’ che questi discorsi vaghi e generici mi confondono anche di piu’, ma ho davvero bisogno di una spiegazione, cosa propone di fare in concreto questo signore che si offre “come mediatore perche’ si trovi un punto di equilibrio”. Quale sarebbe esattamente questo punto di equilibrio?!? Io ho l’impressione che la gente che parla in questo modo in realta’ non si renda conto della situazione, allora gli faccio un invito. Lo invito a venire a dormire a casa mia per una settimana, puo’ scegliere la stanza che vuole, tanto sono tutte egualmente invase dal rumore dalle 22.00 in poi. La “mattina del settimo giorno”, gli farei due domande: come ci si sente a non dormire per 6 notti di fila? Mi spiega per favore, dove si trova questo punto di equilibrio? Grazie.

  3. Buongiorno ,

    visto l’episodio accaduto , che condanniamo tutti , perche’ non approfondire , cogliamone l’occasione !

    Sono almeno 5 anni che una serie di locali in centro hanno utilizzato una licenza per la somministrazione di cibi e bevande , per organizzare dei pubblici spettacoli con DJ Set e casse di risonanza identiche ad una discoteca . Queste circostanze si ripetono tutti i Venerdi’ e Sabato in Inverno e quasi ogni giorno durante il periodo estivo . La legge non consente quello che accade abitualmente e quindi mi chiedo , in attesa dei provvedimenti giudiziari ( giudizi in corso ) al fine di evitare il ripetersi di eventuali episodi perche’ non chiedere al Comune di redigere un semplice Volantino da affiggere all’esterno dei locali dove si indichi cosa e’ consentito fare con le licenze possedute in termini di inquinamento acustico , occupazione di proprieta’ privata come se fossero pertinenze dei locali etc etc ?

    Credo sia nell’interesse di tutti che si proceda nella massima legalita’ .

  4. Ci tengo a precisare che sono contro tutti gli atti di violenza verbale e non, che si sono verificati in questi giorni. Vorrei rivolgere un invito al Signor Percerillo: Basta continuare a parlare delle uova!E’ il caso di dire, sbattute sul tavolo di un pub, potevano anche finire per terra. Si e’ fatta, a mio avviso, pur deprecando l’accaduto, troppa propaganda sui social, sulle cronache locali della stampa. Se si vuole veramente raggiungere una quiete dopo la tempesta, basta continuare a parlarne! Certamente si cerchera’ di capire chi e’ l’autore del gesto, ma a conti fatti, cosa succedera’? Certamente si innescheranno altre diatribe. Lei invita la comunita’ brindisina a condannare il lancio delle uova, ma nel contempo, mi spiace farle notare che lei non fa’ menzione alcuna del video girato dai gestori del pub La Plaza, dove si fanno minacce, e non certamente velate, ai residenti. Ci sono frasi come ” non mettersi mai contro di noi!”. L’accensione della musica a palla, i fuochi d’artificio e per ultimo quel gesto da gran signori che hanno postato, aprendo una bottiglia di prosecco. Perche’ non chiede anche a loro di contenersi? E perche’ non ha deprecato il loro atto come ha invece fatto con quello iniziale? Mi auguro che lo abbia fatto in separata sede, pero’ ai residenti sarebbe piaciuto anche leggere qualcosa in merito. Lei poi svicola, parlando di regolamentazione della movida su proposta del Prefetto ecc, ecc. ma noi residenti gia’ sappiamo , sono 5 anni, che i decibel contenuti, dureranno appena due settimane. Bisogna essere imparziali ed obbiettivi, giudicando entrambe le parti, perche’ hanno torto entrambi gli autori dei gesti avvenuti.

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