Morì dopo parto, a giorni la decisione del gip su archiviazione o nuove indagini

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, scioglierà la riserva nei prossimi giorni in merito alla richiesta della Procura di archiviare l’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte di Viviana Delego, l’insegnante 42enne deceduta il 22 dicembre al Perrino di Brindisi, dopo il parto di due gemelli. Richiesta di archiviazione a cui la famiglia della 42enne ha opposto formale opposizione, ritenuta ammissibile dal gip. La donna subì un’isterectomia per una grave emorragia post-parto, ma non sopravvisse. Il primario del reparto di Chirurgia generale affermò che il ginecologo di turno gli chiese di intervenire, ammettendo di non essere in grado di eseguire l’asportazione dell’utero. L’Asl di Brindisi, al termine di un’indagine interna, ha sempre dichiarato che furono seguiti tutti i protocolli sanitari e le procedure previste. Nell’udienza in camera di consiglio – alla presenza del giudice Testi, del pm Giovanni Marino e del legale della famiglia Delego, l’avv. Paolo D’Incecco, quest’ultimo ha ribadito le motivazioni alla base dell’opposizione, ovvero la necessità di chiarire la vicenda con un’eventuale altra perizia, indicando anche una serie di adempimenti istruttori: l’ascolto di testi a sommarie informazioni e di persone coinvolte nella vicenda. Se il giudice riterrà condivisibile l’opposizione, si proseguirà con le indagini, diversamente l’inchiesta sarà archiviata. “Tra la consulenza della Procura e quella della famiglia che si contrappone alla prima – dice l’avv. D’Incecco – ci sono molte zone d’ombre. Noi accettiamo serenamente anche un’archiviazione, ma è giusto fare tutto ciò che deve essere fatto, anche per dare dignità e giustizia ad una donna che ha perso la vita e ad una famiglia che la sta ancora piangendo”.

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