Migranti sfruttati nei campi del fotovoltaico: sette condanne. Assolti tutti gli imputati brindisini

Sei condanne e cinque assoluzioni nel processo “Tecnova” celebratosi nell’aula bunker del carcere di Lecce dinanzi alla Corte d’Assise. Imputati erano Marco Damiano Bagnulo, 24enne di Brindisi; Annamaria Brunetti, 29enne di San Pietro Vernotico; Luis Miguel Cardenas Castellanos, colombiano, 35enne; Manuela Costabile, 37enne di Brindisi; Cosima De Michele, 59enne di Brindisi; Laura Garcia Martin, spagnola, 34enne; Veronica Yanette, cubana, 36enne; Didier Gutierrez Canedo, spagnolo, 22enne; Luis Manuel Gutierrez Nunez, spagnolo, 40enne; Andres Felipe Higuera Castellanos, colombiano, 35enne; Brahim Lebhiha, marocchino, 28enne; Tatiana Tedesco, 28enne di Brindisi. I cittadini stranieri, all’epoca dei fatti (20 aprile 2011), erano residenti fra le province di Lecce e Brindisi. I reati di cui rispondono sono estorsione, favoreggiamento della condizione di clandestinità di cittadini extracomunitari e truffa aggravata ai danni dello Stato e riduzione in schiavitù: accusati di avere ridotto in schiavitù numerosi cittadini extracomunitari nei parchi fotovoltaici sparsi nel Salento, dell’azienda italo-spagnola Tecnova Italia s.r.l. con sede a Brindisi (da tempo fallita).

Secondo quanto rilevato dagli investigatori, i responsabili della società italo-spagnola avrebbero assunto cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno, favorendo la loro permanenza irregolare e occupandoli, in condizione di asservimento. Solo dopo un vertice in Prefettura, i lavoratori erano riusciti ad ottenere le mensilità arretrate.

Le pene più alte sono state inflitte ai tre uomini ritenuti al vertice dell’organizzazione: 18 anni di reclusione al socio amministratore Fernando Josuè Martinez Bascunana e 16 anni ciascuno al socio colombiano Luis Miguel Castellanos Cardenos e Luis Manuel Nunez Gutierrez, spagnolo ed amministratore della sede brindisina di Tecnova. Dieci anni per gli spagnoli Laura Martin Garcia, Didier Canedo Gutierrez, il marocchino Brahim Lebhihe e per il capo cantiere Andres Felipe Castellanos Higuera, colombiano.

Assoluzione “per non aver commesso il fatto”, invece, per gli imputati brindisini: Manuela Costabile, Tatiana Tedesco, Anna Maria Bonetti, Marco Damiano Bagnulo, Cosima De Michele.

Il pool della difesa era composto dagli avvocati Pantaleo Cannoletta, Cristiano Solinas, Maurizio Memmo, Ivan Feola, Sergio Luceri del Foro di Lecce, e Ladislao Massari, Lillo Gianvito, Fabio Di Bello, Antonella Maglie e Pasquale Rizzo del Foro di Brindisi.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.

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