Pasquale Luperti

BRINDISI – Se ne parlava da tempo, anni forse… ma nessuno lo ha mai detto ufficialmente.

Adesso le cose sono cambiate e l’omertà sta lasciando spazio alla verità. In questo caso, a sollevare la questione è il capogruppo dei Coerenti per Brindisi Pasquale Luperti il quale si è reso autore di una interrogazione al sindaco Carluccio (la seconda in due giorni, ndr), nella quale riferisce che “troppo spesso, durante i lavori delle Commissioni consiliari, colleghi consiglieri di maggioranza e di opposizione affermano di essere a conoscenza di numerosi locali comunali dove gli occupanti non pagano l’affitto, con conseguente danno per le casse comunali. Ancora più grave la situazione relativa ai locali concessi ad associazioni in cambio di servizi per i cittadini (e qui si vocifera di associazioni facenti riferimento ad attuali consiglieri comunali, ndr). Le convenzioni sottoscritte non vengono rispettate e nessuno a Palazzo di Città si preoccupa di effettuare controlli. Addirittura si vocifera che l’Amministrazione sarebbe in procinto di concedere nuovi locali in affitto, senza rispettare regole e senza una logica ben precisa. Per questo motivo – scrive Luperti – onde evitare di pronunciarmi solo sulla base di semplici chiacchiericci, chiedo di ricevere l’elenco di tutti gli immobili, sia commerciali che di altra natura, specificando se sono stati concessi in affitto o tramite convenzione (da chi sono occupati), o se sono liberi. E sarebbe interessante stabilire se pagano l’affitto o se rispettano i termini delle convenzioni. Per quelli liberi, invece, chiedo di conoscere le reali intenzioni dell’Amministrazione”.




1 COMMENTO

  1. E’ vero il problema esiste da anni, ma è altrettanto vero che, come è possibile verificare dagli atti del Collegio dei Revisori, la questione è stata sollevata più volte ma senza alcun risultato. Il consigliere che ha inteso rappresentare il caso, ove lo ritenga opportuno e previo rapido accertamento del mancato introito alle casse dell’Ente, provveda a segnalare il danno erariale alla Corte dei Conti, magari chiedendo udienza e significando di persona al Sig. Procuratore Generale della Sezione Puglia della Magistratura Contabile, le ragioni delle numerose denunce prive ancora delle azioni conseguenziali.

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