BRINDISI – Quanto conta lo sport nella crescita di una persona, in particolare dei giovani? Quanto concorre a farne un adulto consapevole? E ancora, qual è il vero ruolo degli adulti nel processo di crescita dei giovani. Famiglia, scuola, Chiesa e società sportiva, i cardini del mondo di un giovane sportivo, dovrebbero soprattutto saper leggere i bisogni del giovane nel suo processo di maturazione. Nello sport, soprattutto lo sport di squadra, una delle prime cose che impari è quello di condividere il tuo spazio insieme ad altri. Questo significa accettare l’altro per quello che è, con i suoi pregi e i suoi difetti imparando che non esiste un solo modo di pensare, di parlare, di agire, ma ne esistono tanti e non sono tutti giusti o tutti sbagliati. Stare insieme agli altri significa collaborare. Lo sport aiuta ad affrontare le difficoltà, insegna a saper perdere, ma nello stesso tempo a sapere come fare per “rialzarti e ricominciare”. Impari a essere umile, a riconoscere chi è più bravo. Su questa tematica si terra un’interessante conferenza dal titolo “Lo sport è crescita. Lo sport quale valore imprescindibile per un armonioso sviluppo sociale e culturale”, organizzato dalla Parrocchia San Giustino De Jacobis con il patrocinio della Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni e il CONI. Ne parleranno l’arbitro internazionale, Marco Di Bello, il parroco della Parrocchia del quartiere Bozzano, Don Cosimo Posi e S.E. Mons. Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi-Ostuni. L’incontro sarà coordinato da Francesco D’Aprile e moderato dal giornalista Carlo Amatori.