Lo SCAP (servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica): uno studio osservazionale del servizio Vs percezione delle mamme

Il Servizio di Consulenza Pediatrica Ambulatoriale, noto anche come SCAP, è un’importante componente del sistema di assistenza sanitaria rivolto a pazienti di 0-14 anni (età pediatrica).

È un modello di integrazione che realizza un’assistenza evoluta e compatibile con il territorio, garantendo:

  • La risposta alle esigenze del territorio in assenza dei pediatri di famiglia (sabati e festivi diurni);
  • L’appropriatezza delle prestazioni ambulatoriali per pazienti a bassa priorità che accedono al Pronto Soccorso (codici bianchi);
  • Il coinvolgimento del paziente e della famiglia nel percorso di diagnosi e cura L’attivazione dello SCAP è condotta sulla base di specifiche linee guida e di protocolli validati localmente che, in presenza di un quadro di patologia minore, consentono di indirizzare il paziente direttamente al pediatra competente nel percorso clinico assistenziale-specialistico mirato.

Questa iniziativa nasce da una sperimentazione attivata nella Asl BAT dove solo nel 2015 ci sono stati oltre 20mila accessi, e dove ha permesso una diminuzione dei ricoveri ospedalieri del 18% , mentre gli accessi totali dei codici bianchi in Pronto Soccorso nelle ore di funzionamento del servizio SCAP sono stati quasi azzerati. Questo strumento, diffusosi poi in tutto il territorio regionale nel maggio 2017 con approvazione in Giunta della specifica delibera, estensione confermata ulteriormente dopo gli ottimi risultati raggiunti negli ospedali della Asl Bt (Andria, Barletta, Canosa, Trani e Bisceglie) dove ormai è diventato un sistema ben collaudato che ha comportato un netto miglioramento della gestione pediatrica nei Pronto Soccorso.

È un servizio dedicato fondamentalmente ai bambini che giungono negli ospedali con l’ipotesi di un codice bianco e verde. I benefici di questa buona pratica sono molteplici e riguardano tutti i soggetti coinvolti: le famiglie e i bambini che non devono più stazionare per molto tempo nei Pronto Soccorso ma anche la struttura ospedaliera stessa che registra una riduzione importante di ricoveri impropri, oltre a una continuità assistenziale con i pediatri di famiglia che hanno in carico i bambini durante la settimana.

Lo SCAP è essenziale per garantire il servizio di consulenza pediatrica, in risposta quindi alle esigenze del territorio e in assenza dei pediatri di famiglia, il sabato, la domenica e i festivi diurni, garantendo l’appropriatezza delle prestazioni ambulatoriali per i pazienti a bassa priorità che accedono ai Pronto Soccorso (i codici bianchi). Il tutto con un coinvolgimento diretto nel percorso di diagnosi e cura, della famiglia; Ciò non esclude l’accesso del paziente pediatrico al Pronto Soccorso nel caso in cui la patologia dovesse risultare grave, e quindi dovesse rendersi necessario un intervento di una complessità maggiore.

Il progetto SCAP, nasce anche da un’esigenza delle famiglie del territorio, di avere un’assistenza costante e presente. Questo tipo di assistenza è consentito nei giorni feriali da parte dei pediatri di base e nei festivi e prefestivi da parte dei pediatri di libera scelta che prestano servizio negli ambulatori SCAP dalle ore 8 alle ore 20, assistiti da un infermiere.

Questa necessità nasce soprattutto da un contesto in cui spesso gli accessi al Pronto Soccorso sono inappropriati e di conseguenza contribuiscono al sovraffollamento.

Dallo studio effettuato dalla D.ssa Maria Sole Nardelli a conclusione del percorso di Laurea in Infermieristica presso il polo Universitario “Vittorio Valerio” di Brindisi, sono stati rilevati in totale 1793 accessi in 6 mesi (01/01/2023-30/06/2023), con una media di 298 accessi al mese. Il mese in cui si sono mostrati più frequenti gli accessi al servizio è stato aprile, con 387 accessi totali.

Di questi solo il 6%, pari a 110, sono stati indirizzati al verso il pronto soccorso per gli approfondimenti del caso.

Per quel che riguarda il gradimento del servizio, è stata effettuata un’indagine sul territorio attraverso i social, somministrando un questionario rivolto alle mamme, elaborato su Google Forms, e diffuso sul gruppo facebook ‘Impresa Mamma’ di Brindisi. La somministrazione è avvenuta dal 22/08/2023 al 22/09/2023.

Sono stati somministrati quesiti relativi alla conoscenza del servizio, e attraverso chi o cosa sono state informate. Inoltre, per chi avesse avuto un’esperienza, è stato chiesto di valutarla e esporla brevemente. Infine è stato chiesto se ritenesse utile o meno questo servizio.

Quasi il 90% della popolazione statistica era a conoscenza del servizio.

Quasi la metà degli intervistati è venuta a conoscenza dello SCAP attraverso il pediatra di libera scelta.

Del totale delle mamme a conoscenza del servizio, solo il 74% è consapevole dei servizi offerti dallo SCAP.

Il 65% ha dichiarato di aver avuto necessita almeno una volta di rivolgersi allo SCAP (sia attraverso consulenza telefonica, sia presentandosi direttamente in ambulatorio).

L’80% ha valutato la prestazione ‘eccellente’ (11%), ‘ottima’ (29%) e ‘buona’ (40%); il 12% l’ha valutata ‘discreta’, mentre solo il restante 4% l’ha valutata insufficiente.

La maggior parte degli intervistati (80%), ha dichiarato di ritenere utile il servizio.

Il risultato di questo studio ha messo in luce un duplice vantaggio: l’apprezzamento da parte del territorio e l’aumento degli accessi SCAP di mese in mese, che ha permesso sicuramente un management migliore del Pronto Soccorso.

È stato fondamentale indagare sugli accessi, attraverso i quali siamo riusciti a comprendere a pieno quanto il progetto SCAP sia stato ed è fondamentale per la gestione dei codici minori pediatrici; ma soprattutto indagare sulla risposta del territorio, che è stata positiva e propositiva nell’indicare proposte finalizzate al miglioramento del servizio.

L’ambulatorio Scap resta quindi un esempio vincente di integrazione tra i servizi ospedalieri e territoriali perfettamente in grado di rispondere a una esigenza di assistenza espressa dal territorio, ma soprattutto di mettere a servizio del territorio conoscenze necessarie all’istruzione pediatrica genitoriale.

Coordinatori Pediatri di libera scelta

D.ssa Elisabetta Quaranta, Dr. Francesco Gianfredi

D.ssa Maria Sole Nardelli

Autrice dello studio

Coordinatore Infermieristico

Dr. Carmelo Villani

 

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