“L’infermiere e la terapia del sorriso”, la tesi di una neo-laureata brindisina in Scienze Infermieristiche

Dott.ssa Eliana Di Lauro - Laurea in Scienze Infermieristiche

In un clima di profondi stravolgimenti personali e collettivi  e in un momento storico dove tutto sembra essere perduto, la neo laureata Eliana Di Lauro, laureata giorni fa in Scienze Infermieristiche presso il polo didattico dell’Ospedale Panico di Tricase dell’Università degli Studi di Bari, noto per la sua eccellenza nel campo della sanità, ci regala momenti di profonda riflessione grazie alla sua tesi dal titolo:

“RIDERE E SORRIDERE, UNA MEDICINA SENZA EFFETTI COLLATERALI L’infermiere e la terapia del sorriso”.

Eliana Di Lauro, già volto noto per aver prestato per pura passione il suo volto tipicamente mediterraneo, solare e sorridente ma al tempo stesso carismatico in diversi shooting fotografici e spot di alcuni eventi della nostra città, ha coronato il suo sogno, quello di laurearsi, pur tra mille difficoltà dettate da un momento storico davvero senza precedenti.

Interessante lo sviluppo della teoria del sorriso in un contesto fortemente problematico che è quello del rapporto tra il personale sanitario e l’ammalato. La tesi, coadiuvata dalla relatrice Dott.ssa Suor Antonella Guarini, suora dolcissima e determinata, dotata di uno spiccato animo dedito alla cura dell’ammalato, ha avuto come introduzione una dichiarazione forte di amore e di fiducia nei confronti di una delle tante persone che nel corso della vita attraversano fasi tremende e poco felici come quelle della malattia, spesso dimenticata dai nostri egoismi:

“A tutti i miei pazienti. A me non piace fare solo l’infermiera, a me piace far ridere il vecchietto e il bambino, a me piace tenere la mano durante una procedura, a me piace chiamare per nome i miei pazienti, a me piace chiedere di dov’è e cosa fa, a me piace parlare con il paziente per distrarlo e per conoscerlo, a me piace guardarlo negli occhi, a me piace capirlo, a me piace sorridere al paziente, a me piace vedere il paziente sorridere”.

Partendo dalle origini della risata e menzionando lo strano caso di Norman Cousins, la neo laureata ha sviluppato la sua tesi relazionando su come l’ospedalizzazione spesso può portare il bambino, l’adulto e l’anziano a vivere una serie di stati d’animo e reazioni alla malattia. Le modifiche alle abitudini di vita, la separazione dalle persone care, il ricorso a pratiche diagnostiche e terapeutiche talvolta invasive, sono esperienze che accrescono sentimenti come la disperazione, la paura, la confusione e l’ansia.

Eliana ha ritenuto pertanto che “il sorriso sia uno strumento che possediamo naturalmente, ma di cui forse ne ignoriamo il potere: LA TERAPIA DEL SORRISO, quindi, può essere utilizzata efficacemente come antidoto al dolore, alleviando le sofferenze. Sorridere insieme significa sentirsi uniti, anche solo per un momento, da quell’invisibile “fil rouge” che ci rende simili e ci accomuna, ed è per questo che ha scelto di approfondire questo argomento.

Successivamente ha analizzato i benefici degli effetti che “il ridere e il sorridere” ha sul nostro organismo e l’importanza dell’Infermiere, il quale si servirà della “risata” come strumento d’aiuto in campo sanitario, concentrandosi dapprima su pazienti adulti e dopo sui più piccoli e quindi sull’ospedalizzazione del bambino. Ridere dunque per rinforzare il sistema immunitario, come anti-stress, ridere contro i problemi cardiaci, ridere per migliorare le funzioni respiratorie, per migliorare le funzioni addominali ma soprattutto l’importanza del ridere senza motivo. Infine ha concluso il suo lavoro di tesi con alcuni pareri di pazienti e infermieri che Eliana ha incontrato lungo il suo percorso e con la stesura di una “Una pagella del sorriso per gli Infermieri”.

La tesi, dedicata a suo papà scomparso pochi anni fa (al quale la stessa era profondamente legata da un legame indissolubile, seguendola e sostenendola sin dall’inizio della sua scelta di percorrere questo indirizzo di studi), a sua mamma Luigina che l’ha accompagnata spendendo ogni sua forza, a suo fratello Vincenzo e a Paola  (che hanno seguito il tutto on line dal Piemonte) e al loro piccolo principe di casa, il loro cagnolino Barth (che ha assistito silenziosamente alla seduta di laurea meglio di ogni altro possibile spettatore), raccolti tutti tra tanti altri amici in un video messaggio a sorpresa che la stessa ha ricevuto tra sorrisi e lacrime di gioia.

A Eliana rivolgiamo l’augurio di un successo professionale e a tutti noi di poterci riabbracciare quanto prima possibile #unitimadistanti

 

 

 

 

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