Licenziato a 65 anni: il dramma personale del sig. Rodolfo

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una lettera del signor Rodolfo destinata al Presidente dell’Associazione “Fratellanza Popolare Croce D’oro Francesco Sardelli”, al Consiglio Direttivo, ai Dipendenti del Servizio 118 ed a tutti i soci ed ex soci.

E’ proprio vero, nella vita non si finisce mai di imparare…..

Mai avrei immaginato che la mia esperienza all’Associazione Fratellanza Popolare “Croce D’Oro Francesco Sardelli” di San Vito dei Normanni, prima da volontario storico (forse sono stato uno dei primi ad iscrivermi quando è stata fondata),  e poi da dipendente per il Servizio 118, si sarebbe conclusa,  almeno per il momento, in questo modo.

Un modo assurdo che, per come si è sviluppata e per come è stata gestita tutta la vicenda, merita di essere portato a conoscenza non solo di tutta la gente che opera all’interno dell’ Associazione, ma anche di tutte quelle persone che  hanno dato tanto per la Fratellanza Popolare e che, per varie ragioni (forse sempre le stesse ragioni), hanno preferito  dedicare il loro tempo ad altro….e vi posso assicurare, dal lontano Gennaio 1985, ne ho viste tante di queste persone….

Senza entrare nello specifico della vicenda, anche perché, per descriverla tutta, non basterebbero pagine e pagine, tengo solo a precisare  che Rodolfo, (così mi conoscono tutti) non si vede più “alla Fratellanza”, non perché ha raggiunto la meritata pensione come si dice in giro, ma perché è stato LICENZIATO!!!

Alcuni fra i destinatari di questa mia lettera, la vicenda la conoscono bene,  molto bene,  in tutti i dettagli,  essendo stati gli attori principali di un efferato accanimento nei miei confronti. E sì, cari signori, perché di accanimento si è trattato,  iniziato a metà di settembre scorso quando mi sono visto recapitare una lettera nella quale mi si invitava a comunicare entro 2 giorni, dico due giorni, il periodo di ferie da  consumare entro il mese successivo (Ottobre).

Già…. perché, giustamente, il meritato riposo si gode quando l’estate è finita! E allora mi domando: perché la lettera non mi è arrivata prima dell’estate?

Da allora si sono susseguiti atteggiamenti e comportamenti che nessun Datore di Lavoro, che si dichiari tale, assumerebbe  nei confronti di un suo dipendente. Per  citare qualche esempio e rinfrescare la memoria di qualcuno, mi riferisco al fatto di non aver mai avuto una turnazione regolare, al fatto di venire a conoscenza  del turno di servizio il giorno prima, (a volte 12 ore prima),  al fatto di aver richiesto il mio turno al rientro dalla  malattia e aver ricevuto per tutta risposta:” No la consulente ha detto che lei è in ferie!” Tutti aspetti che, insieme a tanto altro, verranno trattati nelle sedi opportune.

La vicenda vede il suo culmine a fine novembre, quando, in pieno clima prenatalizio, il pacco dono è arrivato anche a casa mia: LETTERA CON PREAVVISO DI LICENZIAMENTO!  In essa risultava chiaro questo messaggio: a partire dal 28/01/2018 (giorno del mio 65° compleanno) il suo rapporto di lavoro è terminato!

E sì, ….. perché il mio datore di lavoro si è attenuto scrupolosamente alle indicazioni della Delibera della Regione Puglia che fornisce le linee guida per accedere alle convenzioni con le ASL per il Servizio 118. La delibera riporta che  a 65 anni una persona non può più guidare un’ambulanza o un’automedica.

E quindi? Che fine fa il lavoratore? Come vive la sua  famiglia? Posto che a 65 anni una persona  è chiaramente fuori dal mercato del lavoro, cosa fa se non ha maturato i requisiti per andare in pensione? Forse nel 2008, anno in cui la delibera è stata emanata si andava in pensione a 65 anni? Sinceramente mi sarei aspettato un approccio diverso da parte della mia azienda…. Non credo che le varie Cooperative che svolgono lo stesso servizio o la ASL stessa, a 65 anni, mandi via un suo dipendente senza trovare una possibile soluzione.

Qualcuno mi potrà  rispondere: “ Ma la Fratellanza non è un’azienda privata! La Fratellanza è una ONLUS, la Fratellanza è un’Associazione di Volontariato”!

Fratellanza, Volontariato, Onlus, …. se vogliamo usare queste parole, dobbiamo sperare di trovare qualche copia cartacea dello Statuto dell’Associazione, perché se andiamo sul sito internet della Fratellanza Popolare troviamo solo gallerie fotografiche che testimoniano quanto siamo stati bravi ad acquistare una nuova ambulanza o una nuova automedica.

Per carità, va detto BRAVI e GRAZIE a chi con capacità e competenza  ha realizzato tutto questo, ma non va dimenticato che le ambulanze si acquistavano anche quando non c’erano convenzioni con le ASL e quando il 5 per mille non esisteva. Queste persone brave, capaci, competenti, non dovrebbero dimenticare mai la “MISSIONE” della Fratellanza Popolare, che tra l’altro, cliccando sul sito, non si ha modo di leggere!

Forse c’è più di qualcuno che dovrebbe  andare a rileggersi lo Statuto per comprendere quali siano stati i valori che hanno spinto tanta brava gente a costituire la nostra associazione, perché l’associazione è di tutti ed è al servizio di tutti!

Fratellanza, solidarietà, volontariato, mutuo soccorso….. che belle parole! Ma mi assumo tutte le responsabilità nel dire che alla “Fratellanza Popolare” di San Vito dei Normanni oramai, oltre all’insegna “Associazione di Volontariato”, di volontariato vero e proprio  è rimasto ben poco.

Forse, è proprio per “l’affermazione dei valori della solidarietà popolare”, richiamati nell’articolo 4 dello Statuto dell’Associazione, che  mi sarei aspettato un trattamento diverso…..

Miei cari signori, non è per vittimismo, non ne sarei capace, mi conoscete,  ma vi posso assicurare che sono stati 5 mesi che neanche voglio ricordare e che non auguro a nessuno di vivere…

Ora mi rivolgo prima di tutto ai miei ex colleghi: siate fieri del vostro lavoro, è un diritto, non vi sta regalando niente nessuno e spero non dobbiate dire ‘grazie’ a nessuno!

Ai volontari disoccupati dico: non abbassate sempre la testa per sperare che vi venga assegnato qualche turno in più a fine mese, ne andrebbe della vostra dignità!

Ai cosiddetti volontari dipendenti di altri Enti e già pensionati dico: se vi sta a cuore la Fratellanza Popolare, il bene della comunità sanvitese  e se siete animati da alti valori morali,  non siate egoisti, mettete al servizio dei giovani la vostra competenza, la vostra esperienza e i tanti anni di associazionismo. FATEVI DA PARTE e operate nell’interesse di tutti!

A tutti i soci invece dico: partecipate attivamente alla vita dell’associazione e chiedete conto di tutto, è un vostro diritto!

Nel concludere questa mia lettera, vi voglio raccontare un particolare che mi ha colpito molto, durante la chiacchierata che ho avuto con il legale a cui mi sono affidato, per tutelare i miei interessi.

A racconto terminato su quella che era stata la mia storia all’interno dell’associazione sin dalla sua nascita, (storia che tutti conoscete, perché con alcuni l’abbiamo vissuta insieme, e che i più giovani potrebbero conoscere facendosela  raccontare), …… mi ha fatto una domanda e mi ha chiesto: “Ma cosa spinge una persona a dare per tanti anni la sua disponibilità incondizionata e gratuita durante il suo tempo libero e perfino la notte? ( Mi piacerebbe ricordare che i primi anni non c’erano abbastanza autisti per coprire tutti i turni e sul portone della sede di via Pirandello c’era, tra gli altri, il mio recapito telefonico)”

La mia risposta è stata semplice: “ Puro e semplice VOLONTARIATO,  abbiamo sempre amato fare del bene!”

Sapete qual’ è stato il suo commento? Questo:  “ Quella che lei sta subendo è una vera cattiveria!”

Nel salutarvi, voglio ringraziare prima di tutto la mia famiglia, la mia grande famiglia che vive con me questo delicato momento, voglio ringraziare tutto il personale medico del Servizio 118 postazione di San Vito dei Normanni e di Mesagne, sempre gentili e disponibili, voglio ringraziare i dipendenti, i volontari e tutti coloro che operano all’interno della Fratellanza Popolare e  mi hanno dato la possibilità e gli argomenti per scrivere queste poche righe.

Un abbraccio fraterno, Rodolfo!

 

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2 COMMENTI

  1. Ciao Rodolfo, sono Gianfranco a me come altri colleghi dopo 33 anni a mesagne di servizio ci hanno sbattuti dall’oggi al domani a Brindisi (dicono che si dovrebbe risparmiare) per dare il servizio in appaldo.
    Posso capirti quello che hai passato e che stai passando.
    Non ce più rispetto ho umanità si pensa solo
    agl’interessi.
    Ti mando un caloroso abbraccio e ti saluto.

  2. Non ci posso credere!!!
    Come si può non ascoltare il ” grido di aiuto ” del signor Rodolfo?
    I lavoratori a 65 anni NON SI LICENZIANO, ma si ACCOMPAGNANO alla pensione.
    Il signor Rodolfo in gioventù ha dato il suo tempo, il suo entusiasmo, la sua energia…, ora è lui che ha bisogno del vostro supporto.

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