Il 23 Marzo scorso si è svolta dalle ore 10 alle ore 13 in Piazza Santi Apostoli a Roma la prima manifestazione nazionale a sigle unite degli specializzandi di area sanitaria non medica che ha visto la partecipazione di ABIFB (Associazione dei Biologi Italiani e dei Futuri Biologi), RENASFO (Rete Nazionale degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera) e LAPSI (Libera Associazione Psicologia).
A seguito della manifestazione i presidenti delle tre sigle partecipanti alla manifestazione il Dott. Marco Giaimis (ABIFB), il Dott. Seydou Sanogo (attualmente ex-Presidente RENASFO) ed il Dott. Davide Pirrone (LAPSI) hanno firmato e presentato al Presidente della Repubblica Italiana ed a vari Ministeri (Ministero dell’Economia e Finanze, Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero della Salute) una dettagliata lettera di denuncia riguardante la situazione che si trovano a vivere, da ormai 24 anni gli specializzandi di area sanitaria non medica. Essi si trovano infatti a vivere il loro intero periodo di formazione teorico-pratica al servizio del Sistema Sanitario Nazionale senza percepire alcun compenso dallo Stato, a differenza di quanto accade ai loro colleghi specializzandi medici retribuiti per tale percorso con adeguati contratti di formazione-lavoro.
Nella lettera sono state evidenziate non solo le mansioni dei professionisti sanitari che operano all’interno del Sistema Sanitario Nazionale (Biologi, Farmacisti e Psicologi) senza alcuna forma di retribuzione, ma anche i diritti costituzionali che a causa di questo scenario vengono disattesi.
In occasione di tale sollecito, sono state formulate dalle tre Associazioni di categoria (ABIFB, RENASFO e LAPSI) le seguenti richieste alle massime cariche dello Stato:
– L’attribuzione del trattamento economico – giuridico analogo a quello degli specializzandi medici, tenuto conto della parità tra le due categorie per attività svolte, formazione acquisita e responsabilità (in questa visione legislativa ed economica vengono lesi a causa della mancata retribuzione gli artt. 3, 34, 36 della Costituzione italiana).
– Il riconoscimento dei diritti economici – giuridici che riguardano i congedi parentali con richiamo agli artt. 31 e 37.
– Il riconoscimento delle scuole di specializzazione in area sanitaria non medica del D.I 13/06/2017, n.402 il quale consente di identificare i requisiti e gli standard necessari alla definizione degli indicatori di attività formativa e assistenziale della stessa scuola di specializzazione.
– La definizione di una procedura di identica natura come quella sancita con D.D. 12/05/2021, n.1205 circa il bando per l’accesso dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
– La possibilità per gli specializzandi sanitari di area non medica di essere nominati componenti dell’osservatorio nazionale per la formazione sanitaria specialistica secondo gli articoli 43 e 44 del decreto legislativo 17/08/1999, n.368.
In conclusione le tre rappresentanze hanno ritenuto doveroso sottolineare come il pieno ed esaustivo raggiungimento delle loro rivendicazioni ha raggiunto il limite della procrastinabilità e che le evidenti inadempienze nell’eliminare tali disuguaglianze concretizzano figure giuridiche di “illegittimità costituzionale per violazione del diritto di uguaglianza”, di “illegittima differenziazione di trattamento economico, previdenziale e formativo tra il medico specializzando e gli altri specializzandi di area sanitaria non medica” auspicando, da parte dello STATO di un immediato ed esaustivo intervento risolutivo di tali iniquità.
Per dare un corretto inquadramento lavorativo ai biologi sotto inquadrati nelle Arpa,si dovrebbe creare la figura del dirigente sanitario non ospedaliero e attivare le scuole di specializzazione sanitarie- ambientali
È veramente inaccettabile che uno specializzando biologo non prende 1€ mentre lo specializzando medico prende 1600/1700€ al mese purtroppo facendo la stessa specializzazione, ASSURDO. È inaccettabile che un biologo lavori 7h al giorno IN UN POLICLINICO senza prendere un centesimo dopo una laurea magistrale E dopo aver vinto un concorso per specializzarsi, vergognoso che un genitore deve ancora mantenere un figlio nonostante sia già diventato un professionista. VERGOGNATEVI.