FIRENZE – Si è chiuso il sipario sulla settima edizione della Leopolda a Firenze.

Tra i brindisini che vi hanno preso parte c’era Rosi Barretta che si è fermata a colloquiare con il Sottosegretario di Stato con delega all’editoria Luca Lotti e con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei Sandro Gozi. “Con quest’ultimo, in particolare – dice la Barretta – abbiamo parlato del dato in crescita del ‘Sì’ a Brindisi, oltre che della necessità di adeguare la nostra città a quelli che sono gli standard europei”.

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Molto significativo, tra gli altri – dice ancora la Barretta – il passaggio che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha fatto su quelli della minoranza ‘Dem’. Renzi, infatti, li ha attaccati a testa bassa che vogliono “usare” il referendum per una ‘rivincita’ dopo aver perso il congresso, la ‘vecchia classe dirigente che vuole tornare e bloccare tutto’. Sono gli stessi – ha rilanciato – che “18 anni fa decretarono la fine dell’Ulivo e che ora stanno provando a decretare la fine del Pd perchè hanno perso un congresso. Vogliono la rivincita. Non ve lo consentiremo perchè non è vostro il futuro di questo Paese”. Sono quelli – ha incalzato Renzi – mentre dalla platea si sente un ‘fuori, fuori’ – che cavalcano il “no” al referendum costituzionale perchè sanno “che è l’ultima occasione per tornare in pista, di tornare al potere”. Nomina Massimo D’Alema critico con la riforma che, dice, andava fatta meglio: “E perchè – chiede il segretario dem – non l’ha fatta lui?”.

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Ed ancora: “Bernie Sanders sta lavorando per la Clinton e non per Trump e questo ai teorici della ditta quando ci sono loro e dell’anarchia quando ci sono gli altri andrebbe spiegato”. Renzi ha citato anche Silvio Berlusconi, ma con tono più lieve: “Berlusconi ha detto che con la riforma si rischia un uomo solo al comando. Poi ci chiedono perchè ci sta così simpatico, oh ma è meraviglioso…”. Ma ora “in questi 28 giorni” che mancano al 4 dicembre dobbiamo “provarci” a superare “non solo il bicameralismo paritario” ma anche “l’atteggiamento rinunciatario”, girare “come trottole” e credere nella vittoria, altro che sondaggi. L’Italia “è una, non è divisa”, “non ci sono due Italie” ma due idee di diverse, “chi non vuole cambiare nulla e chi ci vuole provare”. Ma certo, “chi si incappuccia, prende un cartello stradale e lo batte in testa ai poliziotti non sta difendendo la Costituzione”. “Viviamo il tempo dell’odio. Lo abbiamo visto ieri in piazza San Marco” ma noi – conclude – “stiamo dalla parte di quelle forze dell’ordine che non meritavano di essere insultate”. Infine l’appuntamento all’anno prossimo: l’ottava edizione della Leopolda si terrà dal 20 al 22.

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Redazione

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