BRINDISI – “Abbiamo appreso dagli organi di stampa che Ettore Cesarotti, responsabile di Sigea Srl, che ricordiamo lavora all’interno dell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi per un appalto di 4 milioni di euro, ha rilasciato dichiarazioni in cui non solo ammette che è lui il vero artefice della cooperativa a cui lui stesso affida i sub appalti, ma denigra i lavoratori e dichiara che gli stessi sarebbero poco raccomandabili”.

Lo scrive in una nota Alfio Zaurito, segretario provinciale UILM Brindisi.protesta asl 2




“Analizziamo i fatti – continua la nota – i tre lavoratori hanno cominciato a lavorare tra giugno e luglio del 2017 ed alcuni lavoravano in nero all’interno dell’ospedale; quando vengono assunti gli fanno firmare un CCNL dei metalmeccanici Unci a 5,81 € lorde l’ora pur svolgendo manutenzioni edili; la Scuola Edile di Brindisi scrive ai primi di Luglio all’ Asl, allo Spesal e alla Direzione Provinciale del Lavoro sollevando dei problemi proprio su quegli appalti all’interno del Perrino, ma sembra che nulla accada dopo; i dipendenti nel mese di ottobre si recano alla Uilm per chiedere assistenza in quanto oltre alla paga da fame, gli vengono messe somme a titolo di trasferta senza mai aver fatto un giorno fuori dal Perrino, inoltre le giornate di pioggia non venivano retribuite; la Cooperativa At Work di grotta ferrata dava disposizioni per bocca di tale Andrea Lecci e di Cesarotti che invece gestisce l’ azienda appaltatrice Sigea; i dipendenti della At Work se hanno bisogno di buste paga o altri documenti telefonano alla Sigea Srl e la stessa risponde in nome e per conto della At Work; l’azienda fa di tutto per distogliere i dipendenti dall’ appoggiarsi al sindacato, tant’è che Lecci fissa un appuntamento con il sindacato alla Quale doveva partecipare Cesarotti, che poi non si è tenuto; i tre dipendenti, fautori delle attività sindacali stranamente vengono licenziati da At Work e stranamente la Sigea, che non dovrebbe intervenire invece fa un comunicato stampa dichiarando il falso e per cui i legali della Uilm stanno valutando se esistono i presupposti per querelare Cesarotti, in quanto ha leso l’ immagine e la dignità dei lavoratori nell’articolo a mezzo stampa. Per tutto quanto sopra descritto i tre lavoratori, oggi 9 marzo insieme alla Uilm di Brindisi hanno manifestato pacificamente davanti all’ospedale Perino di Brindisi”.




Redazione

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