L’appello del Presidente Gesualdo: “Attenzione, il coronavirus possiamo sconfiggerlo solo con la responsabilità collettiva”

“È arrivato il momento della responsabilità: nei comportamenti certamente, ma anche nelle parole. La salute è un bene pubblico e va tutelata.
Non solo dai noi medici che siamo in prima linea e che ci impegniamo in corsia ogni giorno. Ma anche e soprattutto dalla politica. Si lasci fuori la salute da dispute e polemiche che non hanno nulla di scientifico e che rischiano di diffondere allarmi infondati e di indurre atteggiamenti scorretti”.

È l’appello del Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, prof. Loreto Gesualdo e coordinatore del Centro Regionale Trapianti, tra i medici in prima linea nella fase più dura della emergenza sanitaria da Coronavirus.

Siamo ormai entrati nell’era della “schizofrenia da coronavirus”, quando tutta la popolazione invece dovrebbe essere “semplicemente” invitata ad essere “responsabile e attenta alla salute pubblica”.

“I mesi di marzo e aprile – continua il prof. Gesualdo – sembrano ormai lontani ma non è così!  Per chi ha vissuto in prima linea l’emergenza COVID sembra inverosimile leggere dichiarazioni di politici, epidemiologi, medici, opinionisti su falsi allarmismi, indebolimento della contagiosità, ricoveri inappropriati e altre considerazioni che nulla hanno a che fare con le indicazioni sia del mondo scientifico che delle Istituzioni sanitarie ufficiali”.
“La verità – spiega dati alla mano il presidente Gesualdo – è che il Policlinico di Bari, rimasto COVID free per qualche settimana ha in questo momento 5 pazienti – ripeto 5 – ricoverati in rianimazione, 3 in unità semitensiva Pneumologica e 39 sintomatici in malattie infettive e clinica Baccelli.”

“Sebbene molti pseudo esperti parlino di virus indebolito o addirittura non presente nella popolazione, noi, che siamo stati e siamo ogni giorno in prima linea, continuiamo a combattere per l’unico e solo obiettivo: la salute dei cittadini, nessuno escluso”.
“Ricordo a tutti noi – conclude Gesualdo – che la salute è un bene pubblico. La situazione del contagio mondiale è allarmante. In Italia i contagi crescono e ieri sono stati più di 1400. In Francia più di 7000. Il resto di Europa non è messo meglio. E siamo solo alla fine di agosto. Abbiamo ormai capito che è una infezione virale più pericolosa dell’influenza per letalità e complicanze”.
“Pertanto – ripete il prof. Gesualdo – invito tutti al senso di responsabilità. Che vuol dire: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Ma anche alla collaborazione affinché si possa evitare un secondo lockdown. Scenario questo che sarebbe deleterio per tutti noi, politici e non. E’ arrivato il momento della responsabilità”.
“Vi prego – dice infine Gesualdo – torniamo ad essere il grande popolo che abbiamo dimostrato di essere nei mesi scorsi, quando siamo stati un esempio per il mondo intero. La nostra Sanità pubblica è un grande strumento di difesa, se esso viene utilizzato con consapevolezza e responsabilità. Di tutti noi”.

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2 COMMENTI

  1. Parole più giuste e chiare non potevi dare. Basta poco essere attenti e salvaguardare la salute.
    Siamo tutti esposti al contagio nessuno escluso. Chissà perché é cosi difficile da capire.

  2. Tre sono le cose richieste: distanziamento, mascherina, igiene delle mani.
    Distanziamento annullato con i vari assembramenti.
    Mascherina che nessuno vuol indossare, meno che meno a scuola che riaprirà a breve, perché cinque ore non si sopporta.
    L’igiene delle mani, e chi lo sa!
    Ma dov’è il senso di responsabilità?

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