BRINDISI – Dopo il Monumento al Marinaio d’Italia, ecco un’altro monumento della Storia d’Italia che versa nelle stesse condizioni, se non peggio.
Il riferimento è alla Fontana monumentale, fatta costruire dall’Amministrazione Provinciale nel 1940, su disegno dell’architetto Iginio Grassi di Brindisi, con il contributo del Comune (podestà era Corradino Panico Sarcinella), sull’esedra, la facciata esterna a semicerchio che delimita il belvedere della piazza Santa Teresa. Sulle lastre di marmo verde fu posta una semplice iscrizione, l’unica leggibile, dati anche i pochi decenni trascorsi, tra quelle citate:
“Anno Domini mcmxl/ XVIII Ab Italia per fasces renovata/ Victorio Emmanuele Rege et Imperatore/ Benito Mussolini dvce/ Provincia f. f. (feliciter fecit)”.
Peccato che ormai non si legga quasi più nulla, considerato che la fontana è ormai ‘mangiata’ dalle muffe e dalle conseguenze, inevitabili, degli agenti atmosferici.
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Redazione |
Mi dispiace che in Italia i monumenti cercano di distruggerli, forse per invidia?