INTERVISTA ESCLUSIVA – Piero Bucchi: “Brindisi rimarrà sempre nel mio cuore” – di Dario Recchia

Il prossimo turno di campionato di Lega A vedrà, di fronte, l’Happy Casa Brindisi e la Virtus Roma. Non sarà una partita come tante altre e non solo per la posta in palio. Tra i capitolini, infatti, ci sarà l’ex play Jerome Dyson ma soprattutto coach Piero Bucchi che per cinque stagioni è stato l’allenatore dell’Enel Brindisi. Nel 2011 infatti, l’allora General Manager della New Basket Brindisi Santi Puglisi, chiama il coach bolognese proponendogli un contratto biennale in una piazza storica che, dopo solo una stagione di permanenza nel massimo campionato di basket, è retrocessa a malo modo in Legadue. Ad un allenatore del suo carisma e della sua esperienza vengono riposte tutte le aspettative per un ritorno immediato nell’èlite del basket nazionale. Bucchi, che ha allenato tra l’altro piazze importanti come Milano (due finali scudetto e tante presenze in Eurolega) e Treviso, accetta la sfida partendo subito con il piede giusto. Nel suo primo anno con Brindisi vittoria della Coppa Italia di Legadue e promozione in Lega A dopo una sfida incredibile contro Pistoia. Coach Piero rimane a Brindisi cinque anni dopo aver aiutato la società a crescere e portando a casa importanti traguardi come 3 final eight di Coppa Italia, 3 play off scudetto, 1 partecipazione nella Fiba EuroChallenge e 1 in EuroCup.

Domenica, per la prima volta, ritorna nella città che lo ha tanto amato e dove ha lasciato un gran ricordo.

 

Coach, è tornato in Lega A con la Virtus Roma riportando il grande basket nella Capitale. Con quale progetto e quali aspettative?

 

“Lo scorso anno è stato un campionato molto bello. Ho preso una squadra in difficoltà e abbiamo centrato una straordinaria promozione. Il nostro obiettivo dichiarato di questa stagione è la salvezza e per farlo dovremo lavorare molto sui troppi up and down che hanno caratterizzato sino a questo momento la nostra stagione”.

 

Da profondo conoscitore della Lega A che tipo di campionato ha ritrovato?

 

“Il campionato italiano è sempre più fisico e con tanti buoni atleti. Con il 6+6 sono tante le società che hanno giocatori molto forti e grossi che hanno alzato il livello della competizione. Chi ha poi più soldi aggiunge tecnica e talento e l’arrivo di grossi campioni come Rodriguez e Teodosic ha fatto crescere anche il livello medio  di tutto il torneo”.

 

L’Armani Milano fa fatica in campionato nonostante un budget importante ed un signor allenatore (suo caro amico) come Ettore Messina. Lei che ha allenato la piazza meneghina e che conosci bene il coach ex Virtus Bologna che giudizio si è fatto?

 

“Milano in effetti sta facendo più fatica in campionato che in Eurolega anche per i tanti meriti delle squadre italiane. Ettore (Messina ndr) conosce però molto bene il suo lavoro e con il passare del tempo e l’innesto di alcuni nuovi giocatori alla fine farà molto bene. Per i nuovi progetti bisogna avere pazienza ma vedrete cha alla fine avrà ragione lui”.

 

Domenica la Virtus Roma farà visita alla Happy Casa Brindisi con un White in più ma dopo la pesante sconfitta casalinga del turno precedente contro la Virtus Bologna. Che partita si aspetta?

 

“Abbiamo la necessità di ricucire le nostre cose perchè, come detto in precedenza, abbiamo troppa discontinuità. Passiamo da partite giocate molto bene ad altre dove non riusciamo a sviluppare il lavoro svolto in settimana in palestra. Penso alle buone prestazioni contro Brescia o Venezia, con la gara contro i lagunari buttata alle ortiche negli ultimi 30 secondi. Siamo comunque dove volevamo essere e domenica proveremo a vincere contro Brindisi che rimane, con l’arrivo di Sutton e il rientro di Martin, una delle quattro formazioni più complete del campionato”.

 

E sempre domenica ritornerà in quel Palapentassuglia  che l’ha vista protagonista tante volte. Ha già pensato al momento in cui rimetterà piede nel palazzetto?

 

“So già che appena salirò sul pullman che da Roma partirà per Brindisi il mio pensiero volerà ai meravigliosi anni trascorsi in puglia, in una città bellissima, dove ho lasciato un pezzo di cuore e dove ho vinto tanto. Rivedrò volentieri tanti amici cari come te (GRAZIE COACH!) e tanti tifosi e persone  che hanno reso l’avventura di Brindisi molto piacevole sia a me che alla mia famiglia. E saluterò con immenso affetto il Presidente Marino. Poi, una volta alzata la palla a due, ci concentreremo sulla partita”.

 

La Brindisi cestistica, ne siamo certi, tributerà il giusto riconoscimento al coach bolognese e chissà che non vedremo qualche lacrima sul volto di coach Piero. Perché poi lo sport è vita, ed il rispetto è una delle regole principali.

La gara contro la Virtus Roma potrebbe vedere per la prima volta insieme, il duo Sutton e Martin dopo  l’ormai definitivo passaggio alla formula del 6+6. Un arma in più per coach Vitucci da poter sfruttare da qui sino alla fine del campionato.

Dario Recchia

 

Foto Maurizio De Virgiliis

 

 

 

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