Intervista al g.m. Giuliani: “Siamo vigili sul mercato, ma smentisco i nomi venuti fuori. Da Oleka ci aspettavamo di più”

BRINDISI -Come era immaginabile potesse accadere, le tre sconfitte consecutive in avvio di campionato e le opache prestazioni di alcuni giocatori hanno dato il via ad una ridda di voci in merito a possibili interventi sul mercato da parte della società biancazzurra. La lente d’ingrandimento è stata posta in particolare nei ruoli di guardia e di ala-pivot, dove Suggs e soprattutto Oleka non hanno convinto appieno l’ambiente. Ed anche il General Manager Alessandro Giuliani, in effetti, non smentisce l’atteggiamento vigile sul mercato della società.

<<Non posso negare che siamo attenti alle dinamiche di mercato >>, conferma il dirigente. <<Domenica abbiamo una partita impossibile a Milano ma vogliamo confermare i miglioramenti visti negli ultimi giorni: speriamo di stare bene fisicamente e mentalmente, perché quando iniziano a venire fuori voci di mercato, logicamente i giocatori ne risentono; non sono delle macchine. Però confermo che siamo attenti al mercato, anche se smentisco categoricamente i due nomi che sono venuti fuori (il riferimento è agli ex Goss ed English, ndc)>>.

I due giocatori finiti sotto la lente dei tifosi sono Suggs ed Oleka. Il loro rendimento è in linea con le vostre aspettative?

<<Da Oleka ci aspettavamo sicuramente un apprendimento più veloce e che ci desse quella energia e quella sostanza che invece non sta apportando. Gli chiediamo tuttora di essere duro, deciso e di non farsi buttare giù dagli errori. Suggs, invece, non sta facendo una brutta stagione: è in linea con quello che ci aspettavamo. Certo, non essendo lui un giocatore egoista, ha bisogno che tutta la squadra giri bene e quando ciò avverrà, lui avrà maggiormente la possibilità di mostrare il suo valore. Penso che in attacco possa garantire 13-14 punti di media, mentre in difesa ci aspettiamo che mostri buona attitudine come d’altronde ha dimostrato nel corso del pre-campionato e dell’ultima partita: solo a Pistoia ha fornito una brutta prestazione difensiva, ma credo che sia stata la conseguenza della fiducia persa in attacco>>.

Tutti e tre i lunghi sembrano prediligere il gioco fronte a canestro. Lalanne può garantire gioco spalle a canestro? I problemi da lui palesati nella finalizzazione dipendono da una mancanza di convinzione o da un deficit di forza da colmare?

<<In Italia ed in Europa non ci sono tante squadre che vanno di frequente spalle a canestro: l’ha fatto ad esempio Venezia con Orelik quando era marcato da Tepic. Secondo me, comunque, Randle ha la possibilità di giocarsi gli uno contro uno spalle a canestro, così come Lalanne può farlo se riceve la palla vicino all’anello, ma deve imparare ad utilizzare meno palleggi perché in D-League ed in Cina gli aiuti che arrivavano non erano gli stessi che arrivano in Europa. Lalanne dovrebbe utilizzare maggiormente il tiro frontale, perché rientra tra i suoi pregi, deve rimanere più in equilibrio, abbassare maggiormente il sedere, sprecare meno palleggi quando riceve la palla: deve insomma limare queste piccole cose del suo bagaglio, anche perché è ancora giovane>>.

Al momento si sono visti pochi giochi a due tra gli esterni ed i lunghi. Vi aspettate un miglioramento?

<<Probabilmente il nostro miglior giocatore di ‘roll’ è Randle, perché ha velocità e forza fisica per farlo, ed è uno dei motivi per i quali lo abbiamo preso. Sapevamo che Randle è un ‘4’ atipico, bravo a rollare, mentre Lalanne è più bravo ad aprire il campo, perché più portato al ‘pop’ che al ‘roll’. Sono comunque tutti meccanismi che dobbiamo ancora affinare>>.

Chi si sta mettendo in mostra è invece Mesicek. Può esplodere già quest’anno o è ancora presto?

<<Nelle ultime due partite ha dimostrato carattere e sapienza: sabato è stato molto bravo ad attaccare sul pick and roll ed a prendersi falli grazie al suo buon ball handling ed alla sua struttura fisica migliorata in estate. Per diventare un giocatore di grosso livello deve ancora migliorare nella fase difensiva sui pick and roll e deve essere più sfrontato e più sicuro nel tiro da tre punti. Ha comunque già compiuto passi in avanti rispetto allo scorso anno: vedendo le sue statistiche ho notato che sta tirando con il 50% da tre punti e sta fornendo più di due assist a partita. E poi è un ragazzo che ci tiene molto>>.

Randle al momento sembra giocare con il freno a mano tirato. E’ ancora condizionato psicologicamente dai recenti infortuni oppure gli manca soltanto la confidenza con la gara?

<<Nelle ultime due partite ha sofferto molto l’arbitraggio: essendo un giocatore che punta sull’aggressività ed avendo giocato ad alti livelli, credo che debba solo abituarsi al metro arbitrale del nostro campionato. Quando lui è sul parquet, la squadra sta molto meglio in campo>>.

A che punto è il recupero di Donzelli? Potrà fornire supporto al reparto dei lunghi?

<<Stamattina ha fatto il primo allenamento con la palla assieme alla squadra e non ha accusato alcun dolore; da martedì dovrebbe allenarsi regolarmente con i compagni. Rispetto al suo impiego da numero 4, è una domanda che va rivolta al coach, però sicuramente ha la fisicità giusta per dare un contributo nella rotazione dei lunghi. Certo, ci sarà da aspettarlo perché manca dalle gare da tanti mesi>>.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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