SAN PANCRAZIO SALENTINO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota a firma del Presidente dell’associazione di San Pancrazio “L’ambiente che vogliamo” Gianluca Zizzo in riferimento alla assenza dei rappresentanti della locale Amministrazione all’incontro tra sindaci ed Asl sullo studio epidemiologico svoltosi, nei giorni scorsi, presso il Comune di Brindisi. Di seguito la nota:

“Nei giorni scorsi tramite la nostra pagina Facebook “L’AMBIENTE CHE VOGLIAMO”, abbiamo cercato di spronare i nostri rappresentanti istituzionali sullo studio epidemiologico fatto a Brindisi, ma a quanto pare senza smuovere minimamente le loro coscienze. Prima il 04 Luglio a Bari, dove in quell’occasione abbiamo scritto direttamente al Sindaco Salvatore Ripa tramite posta certificata per avere chiarimenti sulla loro assenza e per spronarli a pretendere uno studio epidemiologico anche sul nostro territorio, come hanno fatto alcuni suoi colleghi dei Comuni limitrofi, e ancora una volta ieri, dove è stata convocata una conferenza dei sindaci dalla ASL proprio su questo argomento, ma anche in questa occasione nessun rappresentante del nostro comune era presente. A differenza delle altre volte scrivo dal mio profilo, ci metto la faccia auspicando che qualche rappresentante dell’attuale Giunta Comunale facesse altrettanto, come avviene per altri argomenti quali manifestazioni sociali, sicuramente interessanti ma non più importanti di un ambiente malato e uno studio Epidemiologico del nostro territorio. Se qualcuno pensasse ad una guerra politica sporca per far cadere chissà chi, si sbaglia di grosso. Si sta solo cercando di rivendicare un diritto sacrosanto quale l’incolumità di tutti, quella della mia famiglia, dei miei amici, conoscenti e tutti voi che vivete su questo territorio, dove periodicamente assistiamo a decessi causati da questi mali incurabili, a quanto pare spesso collegabili all’inquinamento ambientale prodotto da innumerevoli cause che iniziamo a conoscere molto bene. Spero, e lo sperano tutti i soci dell’associazione “l’ambiente che vogliamo” , che rappresento, che da qui in avanti la tendenza sia invertita e che il Sindaco , l’assessore all’ambiente e tutte le atre istituzioni, si impegnino sul serio e comincino ad affrontare seriamente ed investire il loro tempo per documentarsi e studiare soluzioni che possano almeno limitare questa triste realtà. Vi anticipiamo che a Settembre l’associazione “L’AMBIENTE CHE VOGLIAMO”, organizzerà in un luogo da definire, una convegno dove verrà illustrata la vera storia della EX CAVA LEPETIT. In quell’ occasione avremo testimonianze di chi l’ha vissuta in prima linea, che ci racconterà in modo chiaro e dettagliato gli avvenimenti susseguitesi, non è la solita storia di luoghi comuni che tanti di voi credono di sapere. Abbiamo avuto il privilegio di leggere atti, relazioni, ascoltare testimonianze e quant’altro sulla vicenda, perciò garantiamo a chi sarà presente una visione diversa di ciò che ci circonda, che stupirà anche chi crede di sapere. Ora vi chiediamo di aprire gli occhi, è finito il tempo dell’omertà dove tanti fanno finta di niente credendo che questa triste realtà non li riguardi da vicino, basta guardarsi intorno per capire la gravità della nostra realtà, gli effetti collaterali si sono pagati, si stanno pagando e purtroppo saranno sempre più salati. Non prendete questo post come un tentativo di fare terrorismo al cervello per creare caos e scompiglio, riflettete molto bene e vi suggeriamo di reagire immediatamente tutti, nessuno escluso”.

7 COMMENTI

  1. La cittadinanza deve essere ascoltata le istituzioni non possono trincerarsi dietro un mutismo. Ecco perché nascono le associazioni a difesa del territorio e dell’ambiente per sopperire alla latitanza colpevole delle istruzioni. Col silenzio non si cambia in meglio il presente.

  2. Un grazie a tutta la redazione NEWSPAM, come sempre chiari nell’esposizione e pubblicazione delle notizie. Dovrebbe essere un dovere per ogni amministrazine pubblica e primo cittadino prendere atto, informare e trovare possibili quanto efficaci soluzioni per la tutela della salute pubblica dei propri cittadini. Dovrebbe essere un sacrosanto diritto di tutti noi essere informati tempestivamente su questioni che riguardano salute, sicurezza e ambiente. Denunciare le omissioni della propria amministrazione Comunale é segno di civiltà e onestà d’animo

  3. Non essere partecipi e presenti su questa problematica così importante e delicata significa non aver preso ancora fatto della gravità della situazione che versa il nostro territorio!!

  4. Le istituzioni sono state invitate ufficialmente dall’Associazione “L’Ambiente che vogliamo” e non si è avuta risposta. Sono state poi invitate sul social Facebook, pubblicamente, ad un dialogo, sempre dalla suddetta Associazione. Nulla. Si è solo presentato un fantasma (fake) che pretendeva anche di porre domande.
    Non si comprende per quale motivo si investono di tanto “preziosismo” quando anche i politici a livello nazionale dialogano sui social con i cittadini.
    Il silenzio assenso induce a pensare che non ci sia stato nè in precedenza, nè ad oggi alcun tipo di iniziativa in relazione all’argomento di cui sopra.
    Se ne prende atto ma non si mollerà di una virgola. I cittadini hanno il diritto di sapere e di essere tutelati.
    Vorrei infine ringraziare ancora una volta Newspam.it, la redazione e tutti i giornalisti, uno strumento importante, la voce dei cittadini. Grazie infinite.

  5. Problematiche così serie devono essere seguite a 180° da tutti,sia dai semplici cittadini che dagli organi istituzionali.L’unione per fare leva sulla problematica di quanto accade sul nostro territorio sia locale che nazionale non deve essere messo da parte bensì deve essere il fulcro di collaborazione tra tutti gli organi competenti.Le lacune devono essere colmate per determinare un futuro migliore per tutti.La salute è una cosa fondamentale ed unica e deve essere salvaguardata.

  6. L’associazione presieduta dal Sig. Zizzo Gianluca e nata come strumento di sensibilizzazione e “controllo” a quelle che dovrebbero di fatto essere delle peculiarità di una Amministrazione Comunale, in qualunque colore politico Essa Si identifichi. Già dal 1986 si inizio a parlare di inquinamento e delle ricadute sui cittadini. Probabilmente la mancanza di “cultura specifica” di “attenzione” e di “consapevolezza” hanno portato al punto in cui siamo. La salubrità dei cittadini e COSTITUZIONALMENTE riconosciuta come elemento prioritario di un Sindaco e di una Giunta Comunale ovviamente qualunque essa sia. La giusta attenzione all’argomento non sfugge alla NeoNata Associazione che conta al proprio interno cittadini animati da partecipazione attiva e professionisti non solo del settore ambiente.
    Rimango fiducioso e ne sono quasi certo che il tema ambiente a brevissimo giro diventerà priorità delle pubbliche amministrazioni perché in esso si gioca la salute dei cittadini.
    Adesso dovranno seguire i fatti.

  7. Mi chiedo perché l’istituzione locale è ancora reticente d’innanzi alla salute del proprio territorio? Eppure sino a qualche mese fa aveva intrapreso la strada del dialogo e del cammino, insieme con il neonato Comitato “L’Ambiente che vogliamo” e le istituzioni provinciali, per conoscere l’attuale condizione del proprio stato di salute territoriale. Ha avuto l’opportunità di rivendicare il diritto di essere inserito in questo studio epidemiologico e non ha mosso un dito?
    L’unica cosa che mi viene da pensare, cari Amministratori sampancraziesi, che davvero non avete a cuore lo stato di salute dei vostri cittadini e tantomeno per il vostro. Tutto questo è desolante e disarmante per la vostra indifferenza.

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