Il Comune diffida Versalis sulla base di dettagliate relazioni. Il 18 settembre registrata significativa variazione di Benzene

BRINDISI – Il Comune di Brindisi ha diffidato lo stabilimento Versalis Spa a: disporre per la messa in sicurezza di misure, personale e materiale tecnico idoneo a contenere strutturalmente il fenomeno degli eventi emissivi, secondo i termini di legge ed in conformità al titolo autorizzativo; comunicare l’avvenuta esecuzione della diffida al fine di consentire di effettuare le opportune verifiche, inviando inoltre la necessaria documentazione attestante lo svolgimento delle attività implementate; attivarsi entro 30 giorni dalla ricezione della diffida; nelle more, in caso di ulteriori eventi emissivi, disporre tempestivamente ogni possibile azione tesa alla prevenzione ambientale e sanitaria della popolazione, in coordinamento con Arpa e Asl.

L’inizio di tali operazioni dovrà essere preceduto da: presentazione e approvazione del piano interventi alle Autorità competenti AIA e all’Autorità di controllo, coinvolgendo l’Arpa Puglia; comunicazione preventiva della data di inizio delle attività alla Procura, al Comando della Polizia Locale, al Comune, alla Provincia, all’Arpa e all’Asl.

Tutto ciò a seguito di quanto emerso il 18 settembre scorso, quando nel corso della programmata visita ispettiva annuale dell’Ispra e di Arpa all’interno dell’impianto, è andato in blocco il compressore producendo emissioni di fumo intenso che secondo quanto riferito in conferenza stampa dal Sindaco sarebbero contrarie a quanto previsto nelle prescrizioni dell’Aia.

La diffida è stata inviata il 9 ottobre e si basa sulle relazioni di Arpa, ultima delle quali risalente al 3 ottobre. Dai sopralluoghi dei tecnici dell’Arpa, a quanto riferito dal Sindaco, sarebbero emerse una serie di situazioni che avrebbero portato al blocco, come: il misuratore di pressione guasto; una temperatura ambientale di 33 gradi, temperatura poi salita per un presunto intasamento del filtro dell’acqua, tant’è che la stessa ha raggiunto in 7 minuti i 40 gradi, soglia vicina ai 44 gradi dopo i quali scatta il blocco dell’impianto, senza sapere se nel frattempo ci fosse un operatore a vigilare sull’accaduto; una relazione della Siemens, che da remoto effettua un controllo e che in una relazione afferma che il tentativo di effettuare il bypass tra i due scambiatori inaspettatamente non avrebbe funzionato poiché probabilmente ci sarebbe stato un posizionato errato.

Insomma, una serie di contrattempi tecnici che hanno prodotto la sfiammata, che come riferito dal Sindaco avviene più frequentemente d’estate, con lo stesso Rossi che ha lasciato intendere che l’alta temperatura ambientale potrebbe favorire spesso questi intoppi, che dovranno essere risolti al più presto.

Inoltre, secondo i rilevatori posizionati nella zona industriale sarebbe stata registrata una significativa variazione di concentrazione del Benzene in aria dalle 11 alle 13.

 

Andrea Pezzuto
Redazione
CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO