Il Brindisino a Natale: “una città ‘accesa’, ma spenta” – di Alessio Marolo

Un conto alla rovescia, partito il 25 dicembre 2015, sta per terminare. Finalmente anche quest’anno è Natale! Chiudo gli occhi e  sogno cosi  la mia città: le strade illuminate si riempiono di gente animata da entusiastica frenesia, che chiacchiera con vivacità o si precipita nei negozi, sontuosamente addobbati per l’occasione.

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Ai bambini luccicano gli occhi alla visione di questo splendido centro storico così ben addobbato, fatto apposta per poter strappare un sorriso a tutti, specie in un periodo in cui, sorridere è diventato abbastanza difficile.  I negozi, per l’occasione, restano a disposizione dei tanti turisti e cittadini, anche la Domenica. Beh, il natale è incentrato sullo shopping, non si può perdere una simile occasione! Inizio ad amare questi cittadini così vogliosi di far festa, finalmente posso essere fiero di loro, hanno capito che il natale non è solo nel week end. Hanno spento i social e hanno riacceso la voglia di passeggiare e godersi così, momenti di completa spensieratezza, che solo il natale può donare.. Ma è risaputo, i sogni son desideri e quei sogni stupendi, durano poco. La realtà che mi si presenta riaprendo gli occhi è tutt’altra. Una Brindisi ACCESA ma SPENTA. Ho provato ad immaginarmeli diversi questi miei concittadini, illudendomi che almeno a natale si mettessero da parte le critiche e le lamentele, godendoci finalmente  la magia di questa festività. Ma il brindisino medio è quello che non apprezza, è quel leone da tastiera pronto a vantarsi, criticando la sua terra, pronto ad accusare le amministrazioni…trascurando e lasciando così, le vie della città desolate e tristi.

Vive così il brindisino a Natale.

Alessio Marolo

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