I giovani imprenditori di Confindustria a confronto su Europa e politica industriale

BRINDISI – Il futuro del Paese e dell’Europa, come cambierà la politica industriale, in che modo l’intelligenza artificiale trasformerà il lavoro e cosa verrà dopo la globalizzazione.

Sono stati questi i temi sui quali si sono confrontati più di seicento giovani imprenditori di Confindustria con le più autorevoli firme del giornalismo italiano, in Puglia, a Fasano, nell’evento “VOCI – Visioni, Orizzonti, Culture, Idee”, ideato e organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Puglia.

“VOCI” è stata l’occasione per intraprendere un dialogo tra economia reale e mondo dell’informazione in un’arena aperta per costruire insieme le basi di un dibattito pubblico a misura di impresa.

“Questa di VOCI è una iniziativa nuova e innovativa – ha dichiarato Alessio Rossi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria – in cui vogliamo confrontarci con alcuni dei Direttori delle principali testate per fornire una visione del futuro, un dibattito aperto tra di noi e di confronto tra i giovani. Siamo al Sud, in Puglia, perché è da qui che deve ripartire il Paese e dove è necessario portare l’attenzione. L’evento VOCI collabora con Stavoltavoto, la campagna che pone l’accento sull’importanza di andare a votare in un momento di disaffezione verso la politica e le istituzioni”.

“Ci troviamo in un momento storico – ha sottolineato Gabriele Menotti Lippolis, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Puglia – in cui il confronto è veramente cruciale: tra nord e sud, tra Italia ed Europa, tra Europa e resto del mondo, tra le nuove generazioni. Al nostro territorio il dialogo fa bene. Il Sud e la Puglia dimostrano ogni giorno di essere un territorio moderno e con importanti energie imprenditoriali. La condizione economica e l’evolversi dei fattori competitivi focalizzano la nostra attenzione sull’importanza di mantenere forte e competitivo tutto il sistema produttivo, le sue imprese e la volontà di affermarsi sui mercati internazionali, accrescendone il peso nella considerazione e nelle decisioni del Governo nazionale”.

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