I Cobas in trasferta a Roma per rivendicare i diritti dei lavoratori

BRINDISI – I Cobas mercoledì 19 luglio si recheranno a Roma per rivendicare i diritti dei lavoratori. Di seguito la nota.

I Cobas di Brindisi e Lecce invitano tutti a partecipare, Mercoledì 19 Luglio a partire dalle ore 9,00 al sit in a Piazza Montecitorio  a Roma, alla protesta contro il Governo che continua ad avere nei confronti delle Province un atteggiamento criminale a causa dei tagli realizzati in questi anni e dei mancati finanziamenti .

Questo atteggiamento porterà entro il 31 Luglio 2017 al fallimento il 90 % delle Province Italiane  che presenteranno in sede di bilancio disavanzi mostruosi a fronte del mancato finanziamento governativo alle funzioni fondamentali, come ad esempio strade e scuole.

A causa dei tagli del Governo e mancati finanziamenti  la provincia di Brindisi è passata da un disavanzo di 2 milioni di euro dello scorso anno ai quasi 12 milioni di euro del 2017.

Il Governo ha imposto la chiusura del bilancio al 31 Luglio 2017, non permettendo così nemmeno l’esercizio provvisorio fino al 31 Dicembre di quest’anno decretando di fatto il fallimento delle province.

I Cobas chiederanno nelle prossime ore ai Presidenti delle province di Brindisi e Lecce di essere alla testa della protesta a Roma e di invitare a loro volta i presidenti di tutte le altre province italiane.

I lavoratori in particolare delle società in house , Santa teresa ed Albaservice, saranno di nuovo protagonisti di proteste che a volte hanno assunto toni clamorosi ed inviteranno tutti gli altri lavoratori delle province a partecipare.

Proprio grazie a queste lotte si è riusciti lo scorso Dicembre ad ottenere la variazione di una legge nazionale  con l’ottenimento della cassa integrazione in deroga per tutto il 2017.

Senza quel risultato i lavoratori sarebbero già a casa licenziati.

La scelta di andare a Roma a protestare contro il Governo è secondo noi del Cobas  l’unica cosa giusta  da fare per porre fine a questa drammatica situazione, che sembra essere sempre più una vendetta di Renzi per la sonora sconfitta del referendum del 4 Dicembre scorso.

Il referendum ha restituito  alle  province il rango costituzionale che avevano prima , con l’obbligo quindi  di assolvere allo svolgimento delle funzioni fondamentali  come strade e scuole.

Per non parlare della legge Delrio, che doveva trasferire competenze e responsabilità nel percorso rivolto a cancellare le province,  risolto tutto in un grande pateracchio in cui l’unica certa è stata l’assenza di qualsiasi tipo di finanziamento statale.

Il Governo Renzi prima e Gentiloni dopo hanno preferito evidentemente darli  ai banchieri che hanno fatto sparire decine e decine di miliardi di euro che oggi devono essere sanati come buco dai cittadini.

Salvare le province ed i dipendenti diretti, salvare i dipendenti della Santa Teresa e di Albaservice sarà una impresa quanto mai ardua e difficile se non convinceremo il Governo a cambiare idea.

Per questo a Roma è necessario essere in tanti.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO