Happy Casa Brindisi: l’importanza del fattore campo – di Dario Recchia

BRINDISI_(BR)_PUGLIA ITA_26/09/2019 SPORT_BASKET_LEGABASKET_LBA Campionato Serie A Poste Mobile 2019/20_1A Giornata di andata_Giovedì 26 Settembre 2019 Ore 20:30 HAPPY CASA BRINDISI vs ACQUA S. BERNARDO CANTU’_Palazzetto dello Sport “Palapentassuglia” in BRINDISI (BR) Nella foto il palapentassuglia Photo G. EVANGELISTA/Copyright © Giovanni Evangelista 2018. All Rights Reserved

Si sa che i palazzetti dello sport pieni e con tanto tifo danno sempre un aiuto alla squadra di casa. Nel basket è un dato che tutti danno per scontato sia perché i “padroni di casa” hanno una maggiore conoscenza del rettangolo di gioco (e relativi canestri che possono essere morbidi o duri) ma soprattutto perché la spinta dei propri tifosi da carica, energia, adrenalina a fiumi e può incutere timore nei giocatori avversari. Straordinaria è la scenografia in Europa di campi “bollenti” come quelli greci del Panathinaikos o serbo della Stella Rossa Belgrado. Arene dove solo entrare da semplici spettatori mette i brividi. Palazzetti pieni in ogni ordine di posto e dove si tifa incessantemente già due ore prima dell’incontro. Il fattore campo, a quelle latitudini, è davvero importante ma anche nei campi italiani, con le dovute proporzioni, riuscire ad imporre il primato del proprio palazzetto è un vantaggio non indifferente. Basta vedere, giusto per giocare in “casa” cosa sta accadendo all’Happy Casa Brindisi di questa stagione che, tra campionato e FIBA Champions League, ha subito solo una sconfitta nel Palapentassuglia. Su 8 incontri ufficiali sin qui disputati la squadra allenata da coach Vitucci è uscita sconfitta solo all’esordio nella prima giornata di campionato (era il 26 settembre scorso) contro l’Acqua S. Bernardo Cantù (64-69). Da allora (sono trascorsi giusto due mesi) solo vittorie contro la Germani Basket Brescia( 05 ottobre) nella terza giornata (88-78), contro la Carpegna Prosciutto Pesaro del 20 ottobre (108-99), contro i Campioni d’Italia della Umana Reyer Venezia il 3 novembre (75-71) e, giusto due giorni fa, l’agevole vittoria contro l’OriOra Pistoia (100-67). Anche in Europa il risultato è decisamente positivo. Bottino pieno, infatti, nelle partita casalinghe a partire dal 22 ottobre scorso con la vittoria contro il Telekom Basket Bonn (76-75), per proseguire il 6  novembre contro il Besiktas SompoSigorta (84-72) e per finire con l’ultimo successo della scorsa settimana (20 novembre) contro gli ungheresi del Falco Szombathely (98-92).  Sette successi su otto incontri disputati che proiettano Brindisi nel lotto delle migliori in Italie e in Europa. Tutto ciò spiega con molta facilità l’attuale secondo posto in campionato e le concrete possibilità di superamento del turno di Champions League. Il Palapentassuglia, infatti, seppur datato e privo di tanti comfort, costituisce da sempre un fortino quasi inespugnabile. Tifo corretto ma sempre appassionato con la curva nord dei tifosi organizzati sempre pronti a spingere il resto del palazzo. Ed era intrigante, sino a qualche anno fa, lo striscione di Divina Commedia memoria che accompagnava l’ingresso della squadra ospite (Lasciate ogni speranza voi che entrate). La passione che si respira a Brindisi per la palla a spicchi è un fenomeno tutto italiano. Chi, con la carta d’identità come lo scrivente, non ricorda le code già da mezzogiorno per entrare nel palazzetto con la partita che doveva iniziare alle 17.30 negli anni 80?Una passione che si tramanda da generazioni e un palazzetto che ogni anno è in sold out (o quasi) già durante la campagna abbonamenti estiva. Anche quest’anno sono stati circa 2700 gli abbonamenti venduti e, se si considerano i biglietti venduti al botteghino e allo store, lo stesso fornisce ogni volta un colpo d’occhio davvero notevole. Buono anche il risultato delle presenze nelle partite di Champions League. L’ottimo lavoro dell’ufficio marketing e del General Manager Tullio Marino sono sotto gli occhi. I prezzi calmierati insieme all’azione di promozione con le varie associazioni sportive del territorio ( e non solo quelle di basket) hanno prodotto, come risultato, un palazzetto sempre pieno e con tanti ragazzini che stante l’esiguità dei posti disponibili, non riuscirebbero a vedere le partite di campionato. Se, come pare, tra due stagioni la New Basket Brindisi potrà disporre di una struttura nuova, più capiente e funzionale, si potranno ospitare ancora maggiori tifosi e sfruttare maggiormente il fattore campo. E non solo….. Per il momento bisogna accontentarsi della struttura a disposizione nel quale, a detta dei giocatori e allenatori avversari, è sempre molto difficile giocare per il calore del pubblico di casa con la speranza che Banks e compagni continuino a tenere alta la percentuale delle vittorie casalinghe.

Dario Recchia

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