INTERVISTA – Non è un 4, non è un 5, ma si candida a rivelazione del campionato: “Siamo un gruppo speciale e lavoriamo senza porci limiti. Mi sono emozionato nel vedere così tanti brindisini a Milano”

BRINDISI – Non è un numero 4 perché non ha pericolosità perimentrale, non è un numero 5 perché non ha chili e centimentri a sufficienza, ma a Brindisi i tifosi hanno da subito compreso – e molto prima di loro il d.s. Giofrè – che dalle mani, dalle gambe e dall’enorme cuore di John Brown III passeranno una buona fetta delle fortune dell’Happy Casa.

John, a Milano un primo tempo da sogno, poi cosa si è rotto nel terzo quarto, tanto da subire 34 punti? Cosa c’è da migliorare?

“Milano è una grande squadra, la migliore del campionato con tanti giocatori da Eurolega. Noi siamo stati bravissimi a rimanere in partita e non mollare fino alla fine. Sappiamo che è solo la prima partita di campionato e abbiamo incontrato i più forti. La strada è quella giusta, dobbiamo lavorare per crescere e misurarci con squadre di livello senza porci limiti”.

Com’è stato l’impatto con una squadra fisica come Milano e con un pivot spigoloso ed intimidatore di 213 cm come Tarczewski? I 13 rimbalzi offensivi concessi, d’altronde, ne sono il termometro…

“La profondità del loro roster è davvero incredibile e sono capaci di mischiare le carte spesso e senza abbassare il rendimento. Sicuramente la stazza dei loro lunghi era di altissima qualità, d’altronde se vogliono entrare nelle migliori d’Europa, il livello non può che essere altissimo”.

Hai esordito in Serie A con 19 pt, 8 rimb e 30 di valutazione, confermando quanto avevi fatto vedere in precampionato. Non sembra tu abbia subito il contraccolpo del salto di categoria…

“Lavoro ogni giorno per migliorarmi e farmi trovare pronto. Non penso alle statistiche personali ma a lottare fino all’ultimo pallone disponibile. Abbiamo fatto una buona partita e potevamo giocarcela anche nei minuti finali. Non siamo contenti perché vogliamo sempre vincere ma si ricomincia da subito a lavorare per prenderci i primi 2 punti”.

I tifosi già ti adorano per le tue qualità tecniche e umane, tanto che per loro, oramai, sei affettuosamente ‘Giovanni Marrone’. Che impatto hai avuto con la città e con i tifosi?

“Fantastico, davvero super. Tifosi e cittadini mi hanno accolto come uno di loro. Sto benissimo qui con tutti e il nomignolo me lo porto già dai tempi di Treviso”.

Avete avuto la percezione che il Forum fosse invaso da brindisini in ogni settore? Che effetto ti ha fatto?

“Effetto da ‘Wow’! Non pensavo potessero raggiungerci in così tanti fino a Milano. Vedere il settore colorato dai nostri tifosi è stato emozionante. Sono grandi!”.

Questo gruppo al momento sembra avere una chimica speciale, è così?

“Si è davvero così, stiamo benissimo insieme e sappiamo ridere e lavorare. Ci troviamo spesso anche fuori dal campo e amiamo migliorarci costantemente. E’ un gruppo speciale che con il tempo non potrà che crescere”.

Andrea Pezzuto
Redazione

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