Gabriele Antonino (Pri) detta la linea per una buona opposizione

BRINDISI – Diversi Organi di informazione hanno riportato il resoconto più o meno veritiero degli incontri in corso tra alcuni gruppi di opposizione finalizzati, sembrerebbe, unicamente alla individuazione dei Consiglieri Comunali da designare per alcuni ruoli tradizionalmente spettanti alle minoranze consiliari.

Parrebbe, in particolare, che sia in corso un confronto aspro per la individuazione del Vice Presidente del Consiglio Comunale.

Si tratta, evidentemente, di notizie frutto di indiscrezioni che non corrispondono fedelmente alla realtà dei fatti e tendono a sminuire il valore e le competenze di quanti militano nelle file delle opposizioni, in cui vi è una ricchezza di risorse umane e di idee che vanno assolutamente valorizzate e poste al servizio della collettività.

Così in questi giorni abbiamo avuto modo di apprezzare gli interventi del Consigliere QUARTA sugli impianti sportivi; del Consigliere OGGIANO sulle opere di bonifica della centrale dismessa di Brindisi Nord; del Consigliere LOMARTIRE sul ciclo dei rifiuti; del Consigliere SERRA sull’accesso agli atti amministrativi.

Tutti interventi finalizzati a garantire il più efficace assolvimento dei compiti in capo alla Amministrazione Comunale, cui gli Organi di informazione non hanno mancato di dare il giusto risalto.

Gli incontri, che pure vi sono stati, erano principalmente finalizzati a verificare se le diverse opposizioni presenti in Consiglio Comunale fossero in grado di individuare una piattaforme comune di proposte da sottoporre alla attenzione della Assise Cittadina.

Ciò che si vuole evitare, almeno nelle intenzioni del Gruppo Repubblicano, è che il Consiglio Comunale si trasformi in un “votificio” in cui si discutano solo le proposte di atti deliberativi provenienti dall’Esecutivo, dando luogo a contrapposizioni sterili tra maggioranza ed opposizione che sicuramente non gioverebbero alla città.

Quanto ai ruoli istituzionali spettanti alle minoranze consiliari, lungi dall’essersi verificati scontri sui nomi, ci si è fermati ad alcune questioni di principio.

Per quanto riguarda le posizioni espresse dal PRI abbiamo sostenuto che, in presenza di diverse opposizioni, il miglior metodo per individuare i prescelti  per le cariche da attribuire alle minoranze sarebbe stato quello di tener conto del risultato elettorale riportato dalle singole liste in occasione del turno elettorale del 10 giugno scorso, salvo abbinare ai nomi anche la competenza e avendo cura di segnare una netta discontinuità con il passato.

Relativamente alla carica di componenti della Commissione Elettorale abbiamo ribadito quanto già sostenuto in diverse occasioni e cioè che il PRI avrebbe indirizzato il proprio consenso su coloro che avessero solennemente assunto in Consiglio Comunale l’impegno di procedere alla individuazione delle persone da designare per il ruolo di scrutatori esclusivamente con il metodo del sorteggio.

Se poi all’interno delle coalizioni, sempre stando a quanto si ha modo di leggere sugli Organi di informazione e di apprendere dai social network, starebbero “volando gli stracci”, questo è fatto che vede estraneo il PRI e, in buona misura, anche i Consiglieri Comunali di posizione.

Non a caso all’indomani della mancata elezione alla carica di Sindaco dell’Avvocato Roberto CAVALERA il PRI si rifiutò di sottoscrivere un documento che era esclusivamente indirizzato a regolare i conti all’interno del centrodestra, in un eterno scaricabarile sulle responsabilità della mancata vittoria, piuttosto che analizzare serenamente le ragioni del mancato consenso del corpo elettorale.

Del resto è notorio che il PRI non fa parte organicamente di alcuno schieramento, ammesso che ancora ne esistano, come le ultime vicende nazionali insegnano.

Vero è che in occasione dell’ultima consultazione elettorale i repubblicani hanno aderito ad una coalizione di moderati sulla base di un accordo programmatico ed accettando che fosse il Partito di Forza Italia a formulare l’indicazione del candidato Sindaco.

Tornando alle cariche istituzionali da attribuire in occasione del primo Consiglio Comunale, quello che a noi più importa è che il Presidente del Consiglio Comunale, l’unico per cui realmente si vota, atteso che la carica di Vice Presidente viene attribuita di “risulta” a colui che riporta il secondo numero di voti, svolga con assoluta correttezza i compiti che lo Statuto attribuisce a tale figura istituzionale ed, in particolare, quelli di tutelare le prerogative ed assicurare il pieno e libero esercizio del mandato a tutti i Consiglieri Comunali e di garantire il rispetto delle norme dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale, con particolare riferimento a quelle inerenti la tutela dei diritti delle opposizioni.  

In nessuna parte dello Statuto e del Regolamento, peraltro, è sancito che la carica di Presidente debba essere appannaggio della maggioranza e quella di Vice della minoranza.

Cosi come nulla impedisce che un Consigliere di minoranza possa votare per la carica di Presidente un Consigliere di maggioranza e viceversa.

Altrimenti la previsione dell’articolo 24 dello Statuto Comunale, secondo la quale il Consigliere Comunale rappresenta la comunità ed esercita la propria funzione senza vincolo di mandato, con piena libertà di opinione e di voto, sarebbe svuotata di ogni significato.

Altra cosa dalla mera spartizione di cariche è la tutela delle minoranze.

Per dare pienezza a questo diritto il Gruppo del PRI, in piena sintonia con il Partito, ha in corso di elaborazione uno “statuto delle opposizioni” che si augura venga condiviso da tutte le forze politiche ed i movimenti rappresentati in Consiglio Comunale.

Tutelare i diritti delle opposizioni, lungi dal comportare l’attribuzione di cariche o prebende, ha il fine esclusivo di vigilare sulla trasparenza e correttezza degli atti amministrativi nell’interesse preminente dei cittadini.

Una finalità, questa, che siamo certi sarà condivisa anche dal Capo dell’Esecutivo, e dalla maggioranza che lo sostiene, cui per primo illustreremo la nostra proposta.

Il Capogruppo PRI

(Gabriele ANTONINO)     

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