Fials, progetto di formazione con l’Università Bocconi: “Gradimento massimo dei partecipanti”

Cala il sipario sul progetto di formazione FIALS e Università Bocconi, svoltosi a Milano e destinato all’approfondimento della formazione dei quadri dirigenziali del sindacato. Quattro giorni di formazione in cui sono state affrontate tematiche che spaziavano dalla gestione di conflitti, al role playing, dalla progettazione del futuro tra nuove competenze e nuovi skill mix, a proposte innovative per la gestione del personale, ma anche allo  sviluppo di negoziazioni costruttive attraverso il confronto con le direzioni aziendali. Si è trattato della prima di una serie di occasioni formative che consentiranno di approfondire la formazione dei quadri dirigenziali FIALS, il cui obiettivo – da sempre – è quello di puntare alla crescita professionale dei propri dirigenti, con l’obiettivo di erogare un servizio che possa contestualmente formare il dirigente ma anche l’iscritto.

“Tanti i feedback postivi – afferma il segretario nazionale Fials Giuseppe Carbone – che sono giunti al sindacato dai partecipanti al progetto di formazione, realizzato in collaborazione con l’Università Bocconi. Donne e uomini provenienti da tutta Italia che, oggi più che mai, si sono resi conto di quanto puntare sulla propria formazione sia un fattore decisivo nelle strategie di cambiamento e di quanto, al contempo, tali strategie risultino fondamentali per la qualità e l’efficacia delle nostre azioni sindacali. In tanti ci chiedono di proseguire su questa strada e come Fials, grazie anche ai riscontri avuti a fine corso, siamo sempre più convinti che investire sulle conoscenze, garantire un aggiornamento continuo e costante, puntare sulle competenze delle risorse umane sia l’unico strumento che abbiamo a disposizione per ‘tenere il passo’ di un settore sempre più dinamico ed esigente ed in cui anche le priorità e gli obiettivi sono variabili. Esprimo, pertanto, grande soddisfazione per l’esito del progetto e ringrazio personalmente, uno ad uno, tutti coloro i quali hanno voluto essere presenti; ed ancor di più quelli che – e sono tanti – che ci hanno fornito una risposta positiva rispetto a questa ‘quattro giorni’, chiedendoci a gran voce di proseguire in questo processo che, facendo crescere i singoli, aiuta a crescere il gruppo”.

 

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