Esplorazioni per la ricerca di idrocarburi vicino a Torre Guaceto, il sen. Zizza : “Così si mette a rischio la riserva naturale”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sen. Zizza di Direzione Italia in merito a possibili trivellazioni nei pressi di Torre Guaceto.

Il senatore Vittorio Zizza, questo pomeriggio nel corso del Question Time ha interrogato il Ministro all’Ambiente sull’opportunità di consentire alla Global Petroleum, società australiana, la ricerca di idrocarburi (gas e petrolio) con la tecnica dell’airgun, con esplorazioni a 40 miglia dall’area marina della Riserva Naturale di Torre Guaceto.
“La riserva, gestita dal Consorzio di Torre Guaceto, rappresenta, per le proprie caratteristiche paesaggistica ed ambientali, una risorsa naturale inestimabile per la Puglia e per l’Italia- sottolinea Zizza- Desidero solo ricordare che peculiarità di questo sito unico, sono la varietà e la ricchezza di fauna e di flora. Obiettivo dell’ente preposto alla gestione è la salvaguardia dell’ecosistema e dell’ambiente marino. Con Decreto di Valutazione di impatto ambientale (Via), rilasciato dal Ministero dell’Ambiente il 14 ottobre 2016, invece, si è dato il via libera alla Global Petroleum per la ricerca di idrocarburi”.
Nel frattempo molte le associazioni ambientaliste e di biologi hanno denunciato questa scelta perchè metterebbe in serio pericolo per l’ecosistema marino, in particolar modo per i cetacei e per le tartarughe marine sull’asse Adriatico verso la Grecia.
“La tecnica dell’airgun è stato oggetto di dibattito in questa aula durante l’iter di approvazione della legge n.68 del 2015 sui reati ambientali e che molti dei gruppi parlamentari si erano opposti all’utilizzo di tale tecnica- ha ricordato il senatore di Direzione Italia- Pur consapevole dell’incidenza che questa tecnica potrebbe avere sulle tartarughe e sui cetacei oltre sull’intero ecosistema il Governo l’autorizza, ignorando che proprio nella riserva di Torre Guaceto vi è un centro di recupero per questi animali. Così si rischia di minare la tutela delle tartarughe che si muovono proprio sull’asse Adriatico verso la Grecia”.
A fronte di tutto questo però le risposte all’interrogazione del senatore non sarebbero state soddisfacenti.
“Su tale argomento dovrebbe esserci una risposta chiara invece la replica è stata vaga e poco incisiva- ha concluso Zizza- Sulle prescrizioni vigilerò e vigileremo sia se queste verranno rispettate e sia sul “come”. Per ciò che concerne invece l’ambito delle Tartarughe marine, si fa presente che nell’area di riserva naturale di Torre Guaceto esiste un centro di recupero delle tartarughe ed è stato accertato anche la presenza di cetacei”.

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