Prove tecniche di tattiche e pretattiche elettorali, ammiccamenti, allontanamenti, capricci e dintorni. Si parla di coalizioni, di nuovi soggetti politici,nuove aree di aggregazione,poco di società cosi detta civile. E’ una notizia di stampa che il Pd cerca alleanze a sinistra, dove dovrebbe cercarle a destra? Come a dire moderati  o partiti di centro state buoni altrimenti “Adda’ veni’ Baffone”. Il centro destra è in fermento di ricostruzione di un area che nelle ultime amministrative era ridotta a minimi termini,si sta cercando di ricomporre una coalizione degna di questo nome ,ascoltando tutti ed ipotizzando nuovi scenari di governabilità. Ricompaiono come nella trasmissione di Raffaela Carrà “Caramba che sorpresa” personaggi vecchi stantii, sicuramente intelligenti, ma non più spendibili hanno già dato a questa città, farebbero bene a suggerire, stando fuori dall’agone, ma narciso continua a mietere vittime. Di programmi, di soluzioni, non se ne parla verrà il tempo delle fiabe da raccontare ai disoccupati, ai monoreddito, agli emarginati, alle piccole e medie imprese, ai giovani, ai laureati, ai genitori dei diversamente abili, ai quartieri degradati della nostra città, agli sportivi. Intanto il territorio è stato brutalizzato, violentato, depredato quasi di tutto, nel silenzio di molti e nello starnazzare di troppi, Autorità Portuale via, Camera di Commercio via, Banca d’Italia via, ipotesi di smobilitazione Enel entro 5 anni, riduzione ed ipotesi di trasferimento di produzioni chimiche, crisi del comparto aereonautico, cancellazione della Provincia di Brindisi lasciata allo sbando, aumento di malattie significative sulla popolazione, aumento di alcune disabilità, autismo ed iperattività, trend di crescita esponenziale di chiusura di piccole imprese, presenza sul territorio di aziende che svolgono attività a basso valore aggiunto con appalti fatti lontano dalla nostra città,crisi endemica del commercio. Un bel funerale. Ma tutti diranno di avere la ricetta del toccasana,della soluzione dei problemi, solo per gestire l’ordinario. Bisogna avere tutti la forza ed il coraggio di sedersi intorno ad un tavolo e programmare uno sviluppo diverso, una città diversa, bisogna disegnare e vedere scenari diversi da qui ai prossimi 15 anni, ripensare ad un’economia diversa, ad una industria diversa, ad infrastrutture nuove e funzionali, ripensare al turismo all’agricoltura, alla trasformazione agroalimentare,con tutte le problematiche della globalizzazione,pensando a prodotti di nicchia ed  esclusivamente  autoctoni. Insomma serve una classe dirigente preparata, intuitiva, intelligente, non sensibile alle sirene del potere fine a se stesso, ma pronta ad avere la fantasia ed il sogno di un territorio diverso, serve capacità, preparazione, professionalità, non solo consenso elettorale, quello come è accaduto negli ultimi anni lascia il tempo che trova, ma soprattutto allontana il paese reale dal Palazzo. Il percorso non è facile è arduo, bisogna fare i conti con il populismo e la demagogia, le coalizioni devono compattarsi non disperdersi farebbero il gioco di chi gioca a distruggere e no a costruire. Non amo molto Renzi, ma forse il Centro Sinistra e  il Centro destra potrebbero mutuare  il motto “ROTTAMIAMOLI”,via dalle istituzioni i portatori di voti e non di idee e di spirito di servizio a favore della comunità, non è facile ma bisogna tentare, frenando l’ansia del consenso a tutti i costi, del risultato, del riempire le liste con chiunque,bisogna avere il coraggio di rinnovarsi. Senza erigersi a moralizzatori della cosa pubblica o a tentare di fare processi a chi avuto responsabilità nel passato, ma valutando attentamente su quale classe dirigente si vuole investire. Dimenticavo, in quest’autunno mite ogni giorno escono nomi di sindaci da ogni parte, dalle più grandi alle più piccole aggregazioni, non si commetta l’errore di presentarsi con tanti candidati sindaci, si farebbe il gioco di chi cavalca il populismo, serve sintesi, programmi seri da condividere e pochi uomini che avranno l’onere di farli rispettare.

Claudio Niccoli

1 COMMENTO

  1. Claudio non sei un giovincello della politica ne conosci gli strunenti e gli usi e mi meraviglio che fau QUESTI SOGNI DI MEZZA ESTATE. A Brindisi devono scomparire almeno due generazioni per poter parlare di una rinascita della politica cosi come a noi è stata data dai padri costituenti.un abbraccio rino aprile