BRINDISI – Il Tar di Lecce, attraverso due recenti sentenze, aveva riconosciuto come illegittime le sanzioni che il Comune aveva applicato nei confronti di Ecologica per via del mancato raggiungimento della percentuale minima di raccolta differenziata indicata dall’Ente: la motivazione addotta dal Tar risiede nel principio secondo cui Ecologica non sarebbe stata messa nelle condizioni di raggiungere tale risultato, così venendo meno la colpa della ditta e la ratio della sanzione.
Ora la situazione si ripresenta per i mesi di gennaio, febbraio, marzo ed aprile del 2017, durante i quali il Comune ha sanzionato la ditta per le stesse ragioni. Ecologica ha così impugnato nuovamente le determinazioni dirigenziali del Comune davanti al Tar, facendo pervenire la notifica in Piazza Matteotti il 7 giugno scorso.
Il Comune, in attesa di conoscere la relazione tecnica dell’Ufficio Igiene Urbana, ha quindi deciso di costituirsi nella persona delle avvocatesse Guarino e Canepa: se dovesse andare male anche questa volta, il Comune molto probabilmente impugnerà la sentenza davanti al Consiglio di Stato come già avvenuto in occasione delle due precedenti sentenze avverse emesse dal Tar.
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Il TAR di Lecce ha già riconosciuto illegittime le sanzioni applicate dal Comune di Brindisi alla società Ecologica per il mancato raggiungimento della percentuale della indifferenziata per i mesi sino al 31 dicembre 2016, producendo ricorso al Consiglio di Stato. Per la stessa ragione la suddetta società ha impugnato ricorso al TAR di Lecce per le sanzioni applicate dal Comune per i mesi da gennaio ad aprile c.a. e vi sono persone considerate conoscitori della materia che insistono per la preoccupazione finanziaria derivante all’Ente nel prevedibile caso di condanna giudiziaria. Nella malaugurata ipotesi resta all’Organo commissariale l’obbligo della verifica degli atti interni sul caso, al fine di scongiurare ipotesi di danni erariali.