Dragaggio del porto di Villanova, al via le operazioni preliminari

L’Amministrazione Comune di Ostuni ha incontrato gli operatori del porto di Villanova. All’incontro che si è svolto nel Salone dei Sindaci a Palazzo San Francesco hanno presenziato il sindaco di Ostuni Angelo Pomes, il Vice Sindaco Giuseppe Tanzarella, l’Assessore ai lavori pubblici Angelo Brescia, l’Assessore al demanio Laura Greco, il consigliere delegato Enrico Turi e i dirigenti Giuseppe Spalluto e Leonardo Scatigna.

L’amministrazione comunale ha annunciato che la fase preliminare terminerà a maggio e, dunque, le operazioni di dragaggio si effettueranno durante il periodo estivo.

“Oggi abbiamo incontrato i concessionari del porto per aggiornarli sulle attività che si stanno svolgendo a Villanova – ha affermato il sindaco di Ostuni Angelo Pomes – la partecipazione di cittadini e addetti ai lavori è fondamentale per la nostra amministrazione. Vogliamo portare a compimento un progetto che la città aspetta da troppo tempo. In merito al dragaggio del porto abbiamo una grande responsabilità, prima di tutto da cittadini: rendere la nostra città più bella e fruibile. Si tratterà di un intervento importante per cui saranno richiesti sforzi e tempo”.

Dello stesso avviso anche l’assessore ai lavori pubblici Angelo Brescia. “La fase di monitoraggio pre dragaggio durerà 45 giorni – sottolinea Brescia – e contestualmente verranno rimossi tutti i corpi morti presenti nello specchio acqueo, tali blocchi di cemento una volta recuperati come impone la normativa non potranno più essere utilizzati una volta completato l’iter del dragaggio. I blocchi verranno smaltiti in apposite discariche perché ritenuti dalla legge rifiuti speciali. I risultati verranno sottoposti ad analisi tecniche e ambientali da parte di Arpa per l’individuazione delle soglie limite.

Successivamente inizieranno le operazioni di dragaggio vere e proprie previste per la fine di maggio/inizio di giugno: parliamo di 45 mila metri cubi di sedimento di cui 15 mila di rifiuti da trattare con il sistema definito “soil washing” prima del posizionamento in mare a 3 miglia. Sono operazioni molto complesse e delicate dal punto di vista tecnico ed ambientale che comportano notevoli difficoltà che assieme agli uffici, come ben fatto fino ad ora, cercheremo di tenere sotto controllo riducendo al minimo rischi e ritardi”.

I concessionari per la stagione estiva 2024 non saranno nelle condizioni di utilizzare il porto. Oggi in alcuni punti dello specchio d’acqua non si superano gli 80 cm e potrebbero creare problemi legati alla navigazione. “Siamo convinti – conclude Angelo Brescia –che una volta conclusa l’opera pubblica Ostuni avrà il porto che merita e soprattutto un flusso turistico d’élite. Il nostro ringraziamento va agli operatori per la comprensione che stanno mostrando”.

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