Da circa un anno sono senza acqua calda e, dallo scorso dicembre, anche senza energia elettrica. Sono i circa 80 migranti ospiti del dormitorio di Brindisi che da tempo denunciano le condizioni in cui sono costretti a vivere. La notte – raccontano – si arrangiano come possono: spesso usano delle torce, altre i telefoni cellulari, sempre che riescano a ricaricarli dopo una giornata trascorsa fuori per lavoro. Per lavarsi, riscaldano l’acqua accendendo dei falò. Non solo. I tre bagni sarebbero del tutto inagibili ed in alcuni punti, per mancanza di copertura, dal soffitto entra acqua piovana. Da qui la manifestazione, cui ha fatto seguito un corteo, organizzata dalla Comunità africana. E’ difficile anche trovare chi affitta loro un appartamento. Alla protesta per il degrado nel dormitorio, la Comunità africana ha associato quella per le condizioni di coloro che si trovano nei Cpr, in cui sono collocati anche stranieri con problemi di tipo psichiatrico, incompatibili con il regime di tali strutture.
