BRINDISI – Non è tardata la replica di Marco Stasi, consigliere comunale di Noi Centro, con deleghe alle politiche giovanili ed Università, agli esponenti di ART 1, riguardo la loro proposta di istituire un doposcuola per contrastare la disoccupazione giovanile e la dispersione scolastica.

“Leggo – sostiene Stasi in un nota – che secondo esponenti del gruppo politico Art 1 MDP di Brindisi, in dieci mesi questa amministrazione non avrebbe fatto nessuna forma di attività per le politiche giovanili. E’ vero che l’onestà intellettuale in questa città è morta da tempo e che questa amministrazione è stata accusata praticamente di tutti i mali atavici di questa città, ma una così confusa dissertazione priva di qualsiasi fondamento su un tema così importante mancava. Ma andiamo con ordine. Da quando ho avuto la delega alle politiche giovanili e università, non c’è stato giorno che assieme alla Sindaca Angela Carluccio non ci siamo battuti per migliorare la situazione dei giovani nella nostra città, pur tra mille difficoltà. Abbiamo organizzato iniziative a favore dell’orientamento organizzando per la prima volta dopo tanti anni una vera presentazione dell’offerta formativa universitaria coinvolgendo tutte le scuole e pretendendo per la prima volta dalle Università di Bari e Lecce una calendarizzazione degli incontri per la presentazione dei corsi attivi in città ai nostri studenti; abbiamo trattato i temi legati al cyber bullismo e alle dipendenze patologiche in chiave preventiva coinvolgendo le forze dell’ordine, le scuole, e la ASL; abbiamo approfondito le opportunità di lavoro legate alle carriere internazionali invitando esperti di fama internazionali sul territorio; abbiamo organizzato per il mese di maggio una giornata della legalità dove premiare con una borsa di studio le scuole che hanno sviluppato i migliori progetti sul tema; nella commissione PES da me presieduta abbiamo lavorato con l’Assessore Di Donna e tutta la macchina amministrativa per consentire la riapertura di Palazzo Guerrieri per consegnarlo finalmente ai nostri giovani accessibile in tutte le sue potenzialità. Sull’Università poi vorrei ricordare che è proprio grazie alla tempestiva azione di questa amministrazione che il prossimo anno i corsi saranno attivi sul territorio, avendo evitato la chiusura degli stessi già deliberata a giugno dello scorso anno a fronte dei tagli operati dalla gestione commissariale e potenziando l’offerta formativa. Altro che proclami e azioni fine a se stesse!! Uno dei concetti chiave nell’attuazione delle politiche giovanili è rappresentato dalla creazione di maggiori opportunità nell’istruzione, obiettivo seguito da questa amministrazione dopo anni di immobilismo con l’ottenimento dell’aumento dell’offerta formativa sul territorio. Tutto questo con una spesa dimezzata rispetto al passato ma con più servizi per gli studenti, ma se si ha il coraggio di criticare anche gli importi economici previsti quando in passato si sono spesi milioni di euro senza ottenere risultati tangibili sul territorio, e’ chiaro allora che chi scrive non ha la minima idea di cosa stia dicendo. E di ciò vi è’ conferma nella proposta finale: dopo aver parlato in lungo e largo di esodo dei giovani, di disoccupazione allarmante e di dispersione scolastica e di necessità di politiche adeguate da parte dell’amministrazione locale, Art. 1 propone l’istituzione di un doposcuola sociale. Per carità, l’iniziativa in se potrebbe essere anche lodevole, ma di certo non idonea alla soluzione di problemi di tale complessità e che di certo non riguardano (purtroppo) solo la città di Brindisi, ma tutta l’Italia e gran parte dei paesi Europei e che solo in minima parte sono governabili a livello locale. Pertanto invito chi denigra l’impegno e l’attività di questa amministrazione a informarsi sull’operato della stessa e far pervenire, se in grado di farlo, soluzioni concrete ai problemi; come dimostrato in questi mesi siamo sempre ampiamente disponibili al confronto e al dialogo con l’opposizione su questi temi, ritenendo che si possa e si debba fare sempre di più, ma a patto che chi vuole proporre lo faccia per la voglia di costruire e per il bene dei nostri giovani e non con il desiderio di lanciare inutili quanto infondate accuse”.




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