BRINDISI – Don Luigi Ciotti si abbatte come un tornado di speranza sui cuori dei brindisini: degli alunni del Liceo Palumbo al mattino; di quelli del centro di aggregazione giovanile del Paradiso al pomeriggio (centro confiscato alla mafia, intitolato ai finanzieri Sottile e De Falco e divenuto presidio di Libera); dei fedeli della chiesa di S. Nicola del Paradiso in serata.
Una tappa non casuale quest’ultima, perché in quella chiesa opera Don Cosimo Zecca, nelle settimane scorse più volte al centro di polemiche ed attacchi ricevuti da una parte della città che gli imputava una certa faziosità politica, o comunque una – a loro dire – inopportuna presa di posizione a favore degli immigrati, che sarebbe andata a detrimento dei residenti del quartiere.
La risposta della città, ieri sera, è però giunta forte e chiara: la chiesa di S. Nicola si presentava stracolma, con gente di tutte le estrazioni in trepidante attesa delle parole del sacerdote anti-mafia, che al suo arrivo è stato accolto come una star. Un presbitero che ha incentrato la sua vita sulla lotta alle mafie che viene accolto come una star. Al Paradiso. Già questo andrebbe vissuto come un messaggio di speranza per il futuro della comunità brindisina, da sempre interessata dalla mafia e da pratiche paralegali, ed adesso alle prese con la recrudescenza di tali fenomeni portati avanti dalle nuove leve, da quei giovani ai quali Don Ciotti, così come Don Cosimo Zecca, riservano grandi attenzioni e nei quali ripongono le loro speranze.
E quella di ieri, come detto, è stata anche la giornata del parroco della chiesa del Paradiso: all’invito rivoltogli dal Presidente di Libera di andare avanti nella sua opera si è infatti aggiunta la chiara presa di posizione dell’Arcivescovo Domenico Caliandro. Quest’ultimo ha chiuso l’incontro lanciando un accorato appello alla comunità: “Esprimo affetto per Don Cosimo, in passato attaccato da alcune punte della città. La Chiesa è con lui nella sua opera: non lasciamolo solo”.
E stando alla massiccia presenza ed al calore manifestato dai brindisini ieri sera, Don Cosimo Zecca può sentirsi meno solo.
Andrea Pezzuto