Sulla crisi in atto in Alternativa Popolare si è espresso anche Luigi Morgante, consigliere regionale e vice coordinatore regionale di Alternativa Popolare:

“Ho appreso con stupore e amarezza delle dimissioni del coordinatore provinciale di Brindisi Ciro Argese e dei coordinatori e gruppi dirigenti di Ceglie Messapica, San Donaci, Villa Castelli, San Michele, Cellino San Marco, Fasano, Ostuni, San Vito dei Normanni, Mesagne, Latiano, San Pancrazio Salentino, Torchiarolo e Oria, e pur prendendo atto e rispettando la decisione assunta, non ne condivido le motivazioni.
Il presunto commissariamento di Alternativa Popolare in provincia di Brindisi, proclamato da una fazione interna al Partito, di fatto, non ha prodotto alcun effetto, e a livello regionale abbiamo inequivocabilmente ribadito la nostra fiducia nel coordinamento provinciale in carica, retto da Argese. Abbiamo spiegato che decisioni e atti unilaterali, senza alcun coinvolgimento e all’oscuro del coordinamento regionale, non avevano alcun effetto ed erano da considerarsi semplicemente nulle, come nulle erano quelle nomine commissariali.

Avevamo spiegato ancora che avremmo investito e discusso della provincia di Brindisi con i vertici nazionali, in questo momento – il più delicato dalla nascita del partito – impegnati in scelte di fondamentale importanza per il nostro presente e per il nostro futuro, alla vigilia delle prossime elezioni politiche. Una fase talmente critica da determinare un rinvio della Direzione nazionale, e che ogni dirigente e semplice simpatizzante di Alternativa Popolare dovrebbe capire, se interessato ad alzare l’asticella nel modo di fare politica con la “P” maiuscola. Auspicavamo quindi che prevalessero in questa fase buon senso e responsabilità in attesa di una verifica nazionale anche della gestione del partito nella provincia di Brindisi.

Per questo ai vertici nazionali chiederò, con tempistica e modalità opportune, di essere nominato commissario per la provincia di Brindisi, perché un partito come Alternativa Popolare non può essere legato alla gestione arbitraria, sul territorio, di una piccola fazione, e nessuno può arrogarsi la licenza di cacciare chicchessia, per di più senza un doveroso confronto e una discussione seria e articolata. E ogni decisione inerente la provincia di Brindisi, così come le altre in Puglia, deve essere sottoposta al vaglio, certificata, legittimata e condivisa dal coordinamento regionale”.

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1 COMMENTO

  1. Ma chi è questo Morgante?…….ma chi lo conosce?…..ma vai a casa tua a Taranto va…..non rompere le palle a Brindisi……

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