Depositati presso un rottamatore 1,5 tonnellate di cavi di rame: denunciato amministratore per ricettazione e illeciti ambientali

Nel corso dei controlli periodici programmati presso gli impianti di recupero di metalli, i Carabinieri Forestali della Stazione di Ceglie Messapica hanno rinvenuto, nel piazzale di una delle numerose ditte del settore, a Francavilla Fontana, circa una tonnellata e mezza di cavi in rame, già sguainati, all’ interno di contenitori in plastica e metallici.

Richiesta la documentazione giustificativa del carico, non è stato esibito alcun documento (formulari, annotazioni in entrata su apposito registro). Inoltre, sul piazzale il rame ed altri rifiuti metallici (pannelli, frigoriferi), erano accatastati e depositati in modo incontrollato, in violazione alle prescrizioni dell’ autorizzazione all’ esercizio dell’ attività.

Pertanto, i Militari hanno proceduto ad operare il sequestro preventivo del piazzale, di circa 100 metri quadri, e di tutto il materiale sopra depositato. L’ amministratore della società, F.D. di anni 55, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per i reati di cui all’ art. 256, commi 2 e 4, del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”), nonché per ricettazione in riferimento all’ ingente quantitativo di cavi di rame.

Sono tuttora in corso indagini mirate a stabilire la provenienza di tutto quanto rinvenuto e non documentato, comprese parti meccaniche di automezzi, di cui non vi è traccia sul registro di carico e scarico. Per l’ omessa compilazione di quest’ ultimo, inoltre, è stata comminata una sanzione amministrativa per un importo che va da 2.600 a 15.500 euro, come previsto dall’ art. 258 del Testo Unico Ambientale.

Questa ultima operazione si inserisce nel quadro generale del contrasto alla gestione illecita dei rifiuti su tutto il territorio della provincia di Brindisi, per cui i Carabinieri Forestali sono in prima linea, così come nella repressione dei traffici e furti di rame, materiale tuttora molto appetito dalla criminalità (il valore del carico sequestrato è stimato intorno ai 6.000 euro), più o meno organizzata, per cui vi è un’ attenzione particolare da parte dell’ Autorità giudiziaria.

 

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