BRINDISI – Quella portata in scena ieri al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi è stata una rappresentazione molto impegnativa per il pubblico, che al termine dello spettacolo ha comunque appaludito gli attori Lo Cascio e Rubini (quest’ultimo anche regista), straordinari come sempre nella recitazione.
Tale adattamento teatrale del romanzo “Delitto e castigo”, scritto da Fëdor Dostoevskij nel lontano 1866, vive delle ansie generate dagli strazi interiori del protagonista (interpretato da Lo Cascio), che lo conducono a compiere un efferato omicidio: ansie accentuate dalla voce narrante di Rubini e dai suoni inquietanti che accompagnano la rappresentazione.
La formula della lettura a due voci non è semplice da metabolizzare ma risulta certamente efficace nel rendere il racconto particolarmente violento, e non potrebbe essere altrimenti dato che ruota tutto attorno ad un omicidio che rappresenta la sublimazione del disagio sociale e psichico del protagonista.
La sensazione finale è che si tratti di un lavoro che, a volte, si perde nei rivoli dei tanti piani narrativi: quella di Rubini, d’atronde, pare una rappresentazione indirizzata soprattutto ad un pubblico di nicchia. Come detto innanzi, però, gli applausi non sono mancati.