mimmo de michele

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo un intervento del vice coordinatore provinciale di Alternativa Popolare Mimmo De Michele:

Da persona moderata, scevra da facili trionfalismi, considero questa traumatica chiusura amministrativa ne’ una sorpresa, ne’ una sconfitta della Sindaca, della sua inesperienza e incapacità politica, ma una sconfitta ascrivibile ad una classe dirigente nella sua interezza e a prescindere dalla colorazione politica…intanto perché non è riuscita, nel corso degli ultimi 15 anni, a garantire quel ricambio generazionale fondamentalmente culturale, di intendere la politica come spirito di servizio e abnegazione verso il cittadino, privilegiando l’interesse pubblico a quello privato…a formare amministrativamente giovani, donne, appassionati, agevolando, viceversa, i neofiti, gli improvvisati, i mestieranti della politica…una politica cittadina che ha saputo ben vendersi e appiattirsi ai processi di colonizzazione provinciale e regionale; una politica che ha saputo, solo parzialmente, programmare una idea o progetto di città; che, consequenzialmente, non ha saputo investire sulle proprie infrastrutture e non ha saputo intercettare importanti finanziamenti comunitari e nazionali; una politica che ha pensato solo ed esclusivamente alla lottizzazione di posti ed incarichi.
Ecco perché, oggi ancor di più, è arrivato il momento che tutte le forze politiche facciano, al proprio interno, un democratico “MEA CULPA”, una disamina seria e costruttiva dei propri errori, una analisi profonda sulla decadenza dei valori e degli ideali che un tempo caratterizzavano la formazione e l’azione politica di un gruppo dirigente. Alternativa popolare Brindisi, già dalla settimana prossima, insieme al suo coordinatore cittadino, Antonio D’Autilia, avvierà un serio confronto sulla situazione attuale e su quali proposte intende portare avanti per il bene della città, sollecitando, quanto prima, un tavolo politico con le forze moderate, le associazioni, i professionisti, i giovani, con quel “civismo” che non deve essere più ideologicamente alternativo ma fortemente sinergico alla democrazia dei partiti.
Tutti insieme, con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, per condividere un progetto serio e virtuoso per la città, sperando che questo seppur limitato commissariamento possa ridare fiducia e speranza ad una intera cittadinanza.

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