“Da Riccione a Torre Guaceto: recuperata Caretta in difficoltà”

BRINDISI – Ieri pomeriggio la richiesta d’intervento. I vigili del fuoco di Brindisi avevano appena recuperato una tartaruga marina lungo la costa di riferimento, in zona Acque Chiare. L’animale aveva bisogno dell’immediato intervento del personale del Consorzio di Torre Guaceto che ogni giorno si occupa del benessere di questi esemplari.
La Caretta caretta è stata soccorsa e ricoverata presso il Centro Recupero “Luigi Cantoro” della Riserva e sono scattati i primi accertamenti clinici.
Secondo quanto rilevato in prima istanza, la tartaruga è una femmina adulta, con carapace lungo 80 centimetri e dell’età pari ad almeno 25 anni. Inoltre, grazie alla presenza di una marcatura, l’ente è risalito alla Fondazione Cetacei di Riccione che l’aveva già recuperata nel 2012 in uno stato molto simile a quello attuale e, poi, liberata a sei mesi dall’inizio delle cure.
Quanto al suo stato clinico, invece, all’arrivo a Torre Guaceto, l’animale era visibilmente sofferente e con seri problemi di galleggiamento. Osservando il fenomeno, è stato possibile dedurre che abbia una problematica a livello polmonare, probabilmente si tratta di un edema e questo potrebbe essere stato provocato dalla pesca accidentale o dal freddo.
Nel dettaglio, quando una tartaruga rimane impigliata in una rete da pesca non soffoca velocemente, bensì, non avendo modo di muoversi agevolmente, respira l’acqua marina che si deposita nei polmoni e li infiamma fino a provocare, per l’appunto, prima l’edema, poi la difficoltà di galleggiamento e, in caso di mancato soccorso, la morte dell’animale.
Lo stesso può accadere anche a causa delle temperature rigide. Infatti, le tartarughe marine trascorrono l’inverno sui fondali, lì dove l’acqua è più calda, e, costrette all’emersione per respirare, possono subire i danni provocati dall’acqua superficiale che in questo periodo può raggiungere anche gli zero gradi. Da qui l’infiammo dei polmoni e l’edema.
Attivate le procedure di primo soccorso, i tecnici del Consorzio hanno avviato l’iter per riportare lentamente la Caretta caretta alla temperatura corporea ottimale che si aggira attorno ai 25 gradi centigradi. E, fortunatamente, la tartaruga sta già reagendo bene. Mentre all’arrivo al “Luigi Cantoro” era letargica, oggi ha iniziato ad essere reattiva.
Stabilizzata, lunedì sarà trasferita per tutti gli esami clinici di approfondimento presso il centro del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, ente convenzionato con il Consorzio e qui si capirà con esattezza come intervenire per aiutarla.
“Al fine di limitare il più possibile il numero di esemplari spiaggiati che perdono la vita lungo la nostra costa a causa delle basse temperature del periodo e delle mareggiate – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Mario Tafaro -, stiamo implementando l’attività di monitoraggio delle spiagge, come da autorizzazione accordata dal Ministero dell’Ambiente per tutta la provincia di Brindisi”.
Per salvare una tartaruga marina in difficoltà basta poco: invitiamo chiunque avvisti un esemplare sofferente a contattarci al 335/5230215.

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