Primavera, la stagione più dolce ed attesa. Non solo per noi umani, ma anche per gli animali, le piante e i rivenditori di moto. Simbolo di rinascita, di ottimistica voglia di vivere e di amare: il passero cerca la passera, il farfallone la farfallina e via di seguito (e non siate maliziosi!). L’equinozio 2021 ha addirittura anticipato la sua venuta, e pertanto è caduto sabato 20 marzo, proprio il giorno in cui è arrivato il gran freddo dalla Siberia (ma com’è che st’infame prende sempre la stessa strada!). Una vera beffa, anzi presa per cuculo (migratore non ancora arrivato), visto che siamo costretti a stare in casa con i riscaldamenti accesi e ad uscire dalla prigione domestica con cappotto e berretto (come i maledetti siberiani che ci mandano correnti gelide). Alla faccia dell’inizio della bella stagione! La verità è che questa signora Primavera, quella che nei quadri viene raffigurata come una brava ragazza ornata di ghirlande di fiori, eti na bella pelle, na vera malafemmina!: “Malastaggione, tu sì na malastaggione/ co’ chill’’uocche ‘a fatto chiagnere lacrime e nfamità/… e chella faccia d’angelo, te serve pe ‘ngannà…”. La stronzetta non è nuova a questi tradimenti, ci ha il vizio! Anche questa volta ci ha illuso presentandosi in anticipo, a fine febbraio, con una fretta esagerata, a questo punto assai sospetta, ed ora, zac!, la mazzata del dietro front vigliacco e vergognoso! Eccheccosa!!! La signura ha mandato a puttane l’arrivo delle rondini e i fiori di mandorlo e di pesco. Aveva ragione la famosa casalinga di Voghera (“Ah, amica mia, non ci sono più le mezze stagioni!”). E così andrà finire che dopo Pasqua sparirà il freddo (ma che,se ne torna in Siberia?) e arriverà improvvisamente il caldo e l’afa. A questo punto sapete che vi dico? Raccogliamo le firme per far indire un bel referendum per l’abolizione della Primavera, così impara, l’infame!
Bastiancontrario
