Colpo Gobbo: CARO COMUNE, PARLA AI TUOI FIGLI, CON FATTI E PAROLE – di Bastiancontrario

Se è vero che, per la legge di Murphy, “Se qualcosa può andare male, ci andrà”, e altrettanto vero che, per la legge del comune buonsenso, “Tutto ciò che va male non può che migliorare”. Questo motto di volitivo ottimismo va attuato ovunque, e in modo particolare nella nostra comunità pre dissestata, carica di antichi problemi e con sempre nuove e urgenti criticità ambientali, sociali ed economiche. Chiariamo subito che nessun amministratore della cosa pubblica ha la bacchetta magica, e che i problemi della complessità del mondo contemporaneo non sono certo di facile risoluzione né tanto meno inquadrabili in schemi di riferimento banali e semplicistici. E allora, come trovare una minima soluzione che contemperi difficoltà di reperimento fondi e tempistica d’attuazione di grandi progetti con le sacrosante aspettative del cittadino che vorrebbe almeno vedere risolti, in tempi ragionevoli, alcune problematiche di piccolo calibro senz’altro a portata di risoluzione? Intanto con una pianificazione accurata e un cronoprogramma di cui sono responsabili i dirigenti di settore, e poi anche con un esaustivo, capillare piano di comunicazione che informi nel dettaglio e nella forma più diffusa possibile, lo stato dell’arte dei lavori, gli avanzamenti, i tempi di definizione e consegna ecc. L’efficienza di un ufficio stampa che dirami con frequente periodicità dettagliati comunicati a favore degli organi di stampa ma anche dei singoli cittadini (ad esempio attraverso una pagina social), non è una gentile concessione di Lorsignori, ma un diritto all’informazione del cittadino-contribuente. Per ogni lavoro in cantiere il cittadino pretende di conoscere la data di inizio lavori, il responsabile del cantiere, lo stato d’avanzamento delle opere e, in caso di blocco da difficoltà, la causa precisa del fermo. Oltre ai costi, naturalmente. Il lettore ora si può sbizzarrire a pensare tutti gli esempi che vuole. Io, ne addito solo un paio. 1) Condizioni indecorose del Parco Cesare Braico, del Parco giochi Casale, Maniglio ed altri ancora. Si pubblicano i bandi per nuovi parchi ed aree sportive, ma si trascura ottusamente ogni manutenzione di quelli già esistenti. Stesso discorso per le vergognose piste ciclabili. 2) La copertina shock di “Agenda Brindisi” n. 4/2021 mostra… l’indecenza di quella scalinata di via Nazario Sauro intrappolata nella rete come un capodoglio per lavori… non in corso e mai iniziati. Ver-go-gno-so! Restia
mo in attesa di giustificazioni plausibili, grazie…
Ultima cosa: un accorato consiglio per il signor Sindaco ed i suoi collaboratori. Soppressii da tempo i Consigli di quartiere, al povero cittadino che vuol dare voce ai problemi della comunità, non resta che l’arma spuntaticcia dei “Comitati di quartiere”, composti da volenterosi signori che, sottraendo il proprio tempo alla famiglia e agli hobby, operano attivamente per proporre agli amministratori vari suggerimenti tesi a migliorare standard di sicurezza, di igiene, di efficienza logistica e di qualità della vita di zone che nessuno può conoscere meglio di chi vi abita. La prego, signor Sindaco, non consideri costoro insistenti questuanti in cerca della luna, ma esempi viventi di cittadinanza attiva e collaborativa, degni quindi di ogni attenzione e rispetto. Per lei e per i suoi assessori, i membri dei Comitati di quartiere rappresentano un valore aggiunto, perché, a ben rifletterci, sono esperti “urbanisti” a costo zero… Dia loro ascolto, e accolga quanto più possibile le richieste avanzate, almeno a parziale ristoro delle importanti ed onerose opere tanto strombazzate quanto inattuate. E’ il caso degli abitanti del rione Sciaia, penalizzati dall’ ennesimo rinvio alle calende greche dei lavori d’allargamento del tunnel di via Materdomini… I cittadini di Brindisi hanno preso atto con vivo compiacimento che l’Amministrazione ha accolto in toto le richieste degli abitanti della Minnuta, che così hanno incassato notevoli opere di riqualificazione urbana. Mi chiedo perché, viceversa, siano state rigettate sinora tutte le istanze prodotte da tempo dai cittadini domiciliati o residenti alla Sciaia a mare: Come avrebbe chiosato il grande Totò: “ E chi sono questi, i figli della serva?”.

Bastiancontrario

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