BRINDISI – Anno nuovo, problemi vecchi.
Il sindacato Cobas organizza, infatti, nella giornata di domani, attorno alle ore 8:30, scende nuovamente in piazza. Una protesta dei lavoratori della Santa Teresa, perché l’accordo firmato faticosamente pochi giorni fa viene clamorosamente violato dalla Provincia di Brindisi.
“I lavoratori della Santa Teresa – si legge nella nota di Roberto Aprile per il Cobas – in questi giorni sono stati sostituiti per alcune attività da ditte esterne, come l’intervento sulle strade e la guardania alla Cittadella della Ricerca. La domanda che ci poniamo è cosa accadrà in queste settimane? Quanto accaduto è il risultato della testardaggine con cui la Provincia di Brindisi ha voluto affrontare il problema affidamenti alla Santa Teresa per il 2017. Avevamo proposto alla Provincia di Brindisi un minimo di fondi alla Santa Teresa per iniziare il 2017 con le cose che dovevano essere fatte per forza ,come ad esempio gli interventi di emergenza sulle strade. Hanno risposto sempre di non avere un euro ma adesso chiamano le ditte esterne che gli interventi se li pagano profumatamente. Uno dei punti importanti dell’accordo è quello che le attività lavorative devono continuare ad essere svolte dalla Santa Teresa , che può per legge richiamare anche per un giorno i lavoratori collocati in cassa integrazione. I lavoratori della Santa Teresa hanno il timore che questa situazione porti alla cancellazione del loro posto di lavoro. Per questo, lunedì 2 Gennaio 2017 si recheranno dal presidente della Provincia, Maurizio Bruno, a chiedere una immediata soluzione a questa grave crepa apertasi dell’accordo. Ben vengano dopo tutti gli incontri in Prefettura per la presentazione del Piano Industriale ma partiamo necessariamente da questi gravi avvenimenti. La Provincia di Lecce che ha firmato lo stesso giorno della provincia di Brindisi l’accordo in Regione della Cassa Integrazione in deroga ha previsto nello stesso accordo affidamenti per la sua società in house, l’Albaservice, di 1.300.000 euro come primo mattone in attesa dei finanziamenti governativi ed altro ancora. Cosa che la Provincia di Brindisi non ha voluto assolutamente fare, creando una situazione a dir poco incresciosa che va risolta. Avevamo detto nella vigilia di Natale che la vertenza della Santa Teresa continuava…..siamo stati purtroppo di parola”.