Ancora una volta mi vedo costretto a replicare a Raffaele Iaia che continua ad arrampicarsi sugli specchi pur di dire qualcosa in questa campagna elettorale nella quale non ha manifestato di avere argomentazioni interessanti per la Città. Iaia continua a dimostrare di non conoscere le leggi italiane quando fa riferimento alla mia attività di consulente di Ecotecnica e soprattutto trascura il fatto che già da molti mesi io ho parlato di codice etico e non solo ora che Iaia sostiene cose campate in aria. Inoltre, mi piacerebbe sapere che posizione avesse Iaia, quando durante l’amministrazione Consales, l’ex sindaco con il settore competente affidarono il servizio di raccolta rifiuti alla tanto discussa e deludente società Ecologica Pugliese srl. Non mi risulta che quando Brindisi versava in stato di incombente emergenza ambientale il sig. Iaia dell’Udc, con il suo importante ruolo politico istituzionale, sia mai intervenuto per denunciare la gravità della situazione e il rapporto tra Ecologica ed amministrazione comunale. Iaia farebbe bene, prima di parlare, a risolvere le sue personali pendenze giudiziarie e soprattutto spieghi ai brindisini come fa ad essere alleato con il suo Udc ad un Giovanni Antonino, animatore della coalizione di Cavalera, che oltre a lanciare sui social preoccupanti messaggi con un linguaggio tipico della letteratura paramafiosa, deve ancora pagare al Comune di Brindisi ben unmilioneottocentomila euro.

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